L 'antico splendore di Palazzo Ducale a Mantova

Piazza Sordello

Un quartiere reale si potrebbe definire Palazzo Ducale di Mantova che si affaccia su Piazza Sordello, per il fatto di essere costituito non da un solo edificio, ma da diverse costruzioni realizzate nell’arco di alcuni secoli, dal 1300 al 1700,  uniti da un unico nome. Fanno parte dell’intero insieme architettonico, il più ricco di Mantova e tra i più grandi in Europa, il Palazzo del Capitano, la Domus Magna, il Castello di San Giorgio e la basilica palatina di S.Barbara.

Un tempo residenza reale dei potenti Gonzaga che governarono la città per alcuni secoli, prima di cedere alla dominazione austriaca e successivamente a quella francese, il complesso fu unificato grazie a una serie di cortili e giardini dai nomi evocativi, come il Giardino dei Semplici e il Giardino Segreto. Non meno suggestivi i nomi delle varie sale che costituivano gli interni della sfarzosa dimora, ad esempio la Sala dello Specchio, nella Magna Domus, destinata all’intrattenimento musicale che vide poi la creazione della Sala dei Fiumi dedicata ai fiumi di Mantova affrescati sulle pareti piuttosto che la Sala dello Zodiaco, quando ormai i Gonzaga erano solo un ricordo.

Mantova conobbe il periodo di maggior splendore sotto il governo di due esponenti dei Gonzaga, Ludovico e Federico che richiamarono in città famosi artisti del loro tempo. Figura di spicco alla reggia dei Gonzaga fu Andrea Mantegna che ne divenne il pittore di corte e curatore della loro immagine oltre ad esserne il designer d’interni, come si direbbe oggi.

La sua opera più celebre la si ritrova a Castello S. Giorgio nella Camera degli Sposi, con gli affreschi che ne ricoprono il soffitto e le pareti. Ne escono,  come da una fotografia realistica,  personaggi fortemente caratterizzati e realistici, a volte grotteschi ma sorprendentemente espressivi.

Purtroppo molte delle sue opere hanno subito l’inevitabile destino di disperdersi in altri luoghi, come del resto è successo a numerose collezioni artistiche del periodo rinascimentale italiano. I Gonzaga, dal canto loro, ne cedettero una buona parte quando ormai si erano avviati verso l’inesorabile declino della loro dinastia. Tuttavia, restano sulle pareti di questa sontuosa dimora le immagini che, insieme ad altre come gli affreschi del Pisanello e il grande ritratto dei Gonzaga realizzato da Rubens nel Salone degli Arcieri, rievocano il passato di splendore che non ha mai smesso di catturare l’attenzione e l’interesse di chi visita la città.

Una città che oggi si pone l’ambizioso obiettivo di diventare una realtà a misura di bicicletta, con la costruzione di 50 piste ciclabili entro il 2012. Una possibilità, quella di conoscere la città dei Gonzaga su due ruote che è già reale con il noleggio di city bike comunali con cui ci si può recare a Palazzo Ducale, così come in tutti gli altri luoghi di interesse cittadini.

 


Autore: Luciana Cattaneo