All'ombra della bella Toscana: Vallombrosa
Il caldo avanza? Quale momento migliore per andare a caccia di refrigerio ed angoli freschi, magari all’ombra di piante secolari. Questo può succedere tra i boschi di Vallombrosa, una grande foresta che si trova a circa 30 km da Firenze, una vera e propria oasi di verde attraversata da numerosi sentieri e strade forestali che si possono percorrere a piedi, in mountain bike e perfino a cavallo. Se l’estate invoglia maggiormente a scoprire questa parte di Toscana, va detto che anche l’inverno permette di conoscerla, adeguatamente equipaggiati certamente, ma con il vantaggio che se scende la neve non resta per molto grazie al clima mite. Questo lo sapevano anche i monaci a cui la foresta di Vallombrosa deve molto da secoli. Per questo pensarono di conservare quella neve costruendo nella seconda metà del ‘600 delle ghiacciaie, grandi buche dove il ghiaccio potesse raggiungere anche i 15 cm di spessore ed utilizzarlo nella stagione calda o venderlo in città.
I monaci che dall’11° secolo si insediarono nella foresta di Vallombrosa appartenevano all’ordine benedettino e l’abbazia fondata intorno al 1000 deve il suo aspetto attuale agli ampliamenti del ‘600 e ‘700. Oggi ci vive una comunità di 15 monaci e l’edificio ospita un Museo di Arte sacra. La foresta è un tutt’uno con la presenza dei monaci, da quando all‘inizio fu scelta come luogo di eremitaggio per poi essere utilizzata per la produzione di legno, merce ai tempi molto pregiata per i cantieri navali e la costruzione degli edifici. I monaci si dedicavano anche alla pastorizia e all’agricoltura, attività che insieme ai grandi lasciti da parte dei nobili contribuirono non poco a fare della foresta di Vallombrosa un piccolo possedimento terriero, fiorente e in continua attività. Poi, le seguenti vicende storiche fecero il resto con la dominazione napoleonica e la conseguente soppressione degli ordini monastici finchè la foresta fu amministrata dallo stato.
Oggi, Vallombrosa è una riserva naturale biogenetica dal grande interesse naturalistico, con 3500 tipi di piante e gli arboreti sperimentali, oltre ad essere terreno di ricerca per gli studenti in Scienze Forestali. La foresta è compresa tra i 450 mt e i 1.450 mt di altitudine. Alle quote più basse crescono querce, aceri e castagni, mentre più in su sono diffusi larici, faggi ed abeti. La ricchezza di acqua, grazie a una fitta rete di fossi, alimenta questo grande polmone di verde vicino a Firenze. Da sempre la foresta di Vallombrosa è meta di scampagnate che evocano ricordi ed emozioni semplici come quella di camminare a piedi nudi sul “Pratone” un’ampia distesa erbosa che si apre tra gli alti alberi. Le aree pic-nic all’ombra delle grandi piante e le escursioni che, ad esempio, si possono fare al vicino Pratomagno oppure al Monte Secchieta, con relativi panorami, accrescono le attrattive di un luogo davvero adatto per sfuggire, almeno per un po', alle torride temperature della stagione calda che incombe.
Autore: Luciana Cattaneo