Kingston, la citta' di Bob Marley
Kingston è la capitale della Giamaica. Fondata nel 1692, è stata per secoli una città la cui principale fonte di sussistenza era garantita dall’agricoltura. In seguito al terremoto che nel 1692 colpì la vicina Port Royal, la popolazione di Kingston aumentò in maniera consistente, a causa dell’improvviso e inatteso insediamento dei rifugiati, tanto che nel 1716, diventò la più grande e popolata città di tutta la Giamaica.
La Giamaica ha dovuto fare i conti con numerosi sismi nel corso dei secoli, tra cui quello devastante del 1907 che distrusse gran parte di Kingston.
Non c’è dubbio che il vero simbolo della Giamaica, conosciuto ed amato da migliaia di persone in tutto il mondo, sia il leggendario Bob Marley; all’uomo che è stato e continua ad essere la vera anima del popolo giamaicano, è stato dedicato il Bob Marley Museum, che altri non è se non la casa dove l’artista ha realmente vissuto e dove i fan più sfegatati del cantante reggae potranno soddisfare la loro curiosità e cogliere l’occasione per vivere un’emozione davvero unica.
La presenza di Marley si respira ovunque in città, anche alla National Gallery, un’area espositiva che ospita numerose opere di artisti locali famosi anche al di fuori della Giamaica e dove si può ammirare anche una statua in bronzo raffigurante appunto Bob Marley.
Uno dei luoghi di maggior interesse culturale è senza dubbio la Devon House, un edificio storico risalente alla fine del XIX secolo che ha la particolarità di essere appartenuto a quello che è comunemente considerato il primo “ricco” di colore di tutta la Giamaica. Al suo interno è possibile acquistare oggetti di artigianato locale e pranzare in uno dei ristoranti che offrono la tipica e gustosa cucina del luogo.
In un angolo di Paradiso, non possono mancare spiagge dorate e mare cristallino; la costa meridionale di Kingston, vi offre dei luoghi da sogno, come Palm Beach e Copacabana, dove potrete trascorrere giornate meravigliose all’insegna del sole e del più totale relax.
Autore: Marianna Norillo