Antigua: piccolo eden fra Oceano Atlantico e Mar dei Caraibi
Il nome di Antigua è sinonimo notorio di isola – eden. Con le sue estati perenni, ma con temperature massime quasi mai estreme (a differenza di quanto accade nel nostro cosiddetto “clima temperato”!) grazie all’effetto mitigante dei vènti Alisei, Antigua è terra di mare turchese e sabbia candida, e di sole appena velato che non brucia la pelle.
Nel cuore delle Piccole Antille settentrionali, insieme alla vicina Barbuda – con la quale forma oggi l’omonimo Stato autonomo – quest’isola di appena una ventina di kmq fu scoperta nel 1493 da Cristoforo Colombo, che la battezzò così ricordando la chiesa di Santa Maria La Antigua di Siviglia.
E un secolo più tardi venne colonizzata dai Britannici, che vi instaurarono un’economia prevalentemente “di piantagione”, di cui il museo delle canne da zucchero di Betty’s Hope Estate rappresenta tangibile testimonianza. Tracce evidenti e turisticamente apprezzabili della lunga presenza inglese sono pure: la passione “religiosa” per il cricket – sport nazionale, la cui stagione viene solennemente inaugurata il giorno di Capodanno; l’urbanistica e i monumenti della capitale Saint John’s – come la Cattedrale, l’antico Palazzo di Giustizia, il Museo della Marina… e le cabine telefoniche stile “vecchia Inghilterra”; le Shirley Heights, rovine di un’antica fortezza che dominava a sud il porto naturale di English Harbour; e, sempre ad English Harbour, il museo Nelson’s Dokyard che ospita mobilia originale restaurata delle stanze che alloggiarono il leggendario ammiraglio, e rievocazioni delle battaglie navali che nel XVIII e XIX secolo videro gli Inglesi contrapporsi a Francesi e Olandesi per difendere la colonia.
Ma la ricchezza più grande di questa piccola isola, che vive ormai quasi solo di turismo, sono senza dubbio gli estasianti paesaggi naturali, che accostano 365 (!) spiagge color bianco abbagliante a dolci colline lussureggianti nell’entroterra.
Autore: Maryssa