La Madonna Nera di Tindari
Percorrendo l'autostrada Palermo-Messina tra Capo d'Orlando e Milazzo, non può sfuggire allo sguardo quella che sembra essere una grande chiesa arroccata su un alto scoglio a picco sul mare, in realtà si tratta del Santuario dedicato alla Madonna Nera di Tindari.
Sulla Vergine Nera aleggiano tante leggende tutte ugualmente belle, affascinanti e con una morale da interpretare.
Secondo la leggenda locale (la più accreditata), la statua, quasi sicuramente di origine Bizantina, fu contrabbandata da Costantinopoli fra i secoli VIII e IX, durante il periodo d’iconoclastia causata dall'imperatore Leone III.
Pare che una tempesta costrinse la nave che trasporta la Madonna Nera a rifugiarsi nel porto di Tindari, ma la tempesta non accennava a diminuire, anzi infuriava con maggior vigore, dopo qualche giorno, con il mare quieto i marinai tentarono di riprendere il largo, ma qualcosa lo impediva.
Disperati buttarono via tutta la zavorra, ma lo stesso non riuscivano ad andarsene, infine scoraggiati decisero di depositare la statua sulla spiaggia per vedere se era lei che impediva la partenza.
Tolta la statua, la nave parve voler riprendere il mare, i marinai allora la trasportarono fin su la rupe per affidarla all'abbazia locale per la custodia. Ora troneggia dietro l'altare con la scritta "nigro sum sed formosa" (Sono nera, ma bella).
Un’altra leggenda, narra di una pellegrina giunta da molto lontano per far visita alla Madonna, nel vederla non poté trattenere un moto di dissenso esclamando: ho fatto tanta strada solo per vedere questa cosa nera?
La Madonna si arrabbiò talmente e caso volle che proprio in quel momento il piccolo della pellegrina cadesse dalla rupe, ma la Madonna nella sua infinita bontà lo fece atterrare su dei banchi di sabbia salvandogli la vita.
Da quel momento la pellegrina divenne un’assidua frequentatrice del Santuario e divulgatrice dei poteri miracolosi della Vergine Nera.
Tale leggenda spiegherebbe pure la natura della striscia di spiaggia sottostante, infatti, in quella parte di costa la spiaggia è di ciottoli, non c’è sabbia da nessuna parte, solo in quel punto si trova quella striscia stupenda e sempre pulita che resiste alla furia del Tirreno, respingendo ciottoli e pietre che sono sul fondale marino.
Un luogo che merita di essere visitato anche per il sito archeologico adiacente.
Molti pellegrini però, testimoniano di avere ricevuto enormi benefici dalla Madonna Nera, soprattutto di aver ritrovato la serenità perduta e la fede.
Autore: Nicolina Leone