Stonehenge, mito o realta'?

Da millenni l’uomo s’interroga sul mistero di Stonehenge, i famosi monoliti che attirano migliaia di visitatori ogni anno verso la contea dello Wiltshire, in Inghilterra.

Poiché non sappiamo ancora se, in effetti, si tratta di una “costruzione”, umana o d’incerta provenienza, possiamo solo studiare un po’ la storia della sua evoluzione per prepararci a visitare il luogo.

Ciò che vediamo oggi è la fase finale di un processo che è stato completato 3500 anni fa circa, ma dobbiamo guardare molto indietro ancora, a 5000 anni fa.

Il primo Stonehenge era un terrapieno di grandi dimensioni, comprendeva un fossato e dei grandi fori costruiti, molto probabilmente siamo intorno al 3100 a.C.

I fori di Aubrey sono pozzi circolari di gesso, con un diametro di 1 metro circa, essi formano un cerchio di 284 metri di diametro. Gli scavi hanno portato alla luce ossa umane, cremate in alcune bolle di gesso, si presume che tali fori non fossero fatti per la sepoltura ma che facessero parte di un antico rituale religioso.

Poco dopo questa fase Stonehenge è stata abbandonata e lasciata intatta per oltre 1000 anni.

La storia riprende intorno al 2150 a.C. quando  82 Bluestones provenienti dai monti Preseli, nel sud-ovest del Galles sono stati trasportati, non si riesce a immaginare come, al sito.

Si presume che le pietre, alcuni del peso di 4 tonnellate ciascuno siano state trascinate su rulli e slitte fino alle sorgenti di Milford Haven e poi caricate (inspiegabilmente) su zattere.

Esse sono state poi trascinate dall'acqua lungo la costa meridionale del Galles fino ai fiumi Avon e Frome, prima di essere nuovamente trasportate via terra vicino a Warminster nel Wiltshire.

Infine di nuovo in acqua, lungo il fiume Wylye per giungere a Salisbury, poi dall’ Avon fino ad  Amesbury.

Il sorprendente viaggio copre 386 chilometri circa, un percorso lungo e difficile anche con la nostra tecnologia.

Una volta sul sito, queste pietre sono state “piantate” nella terra per formare un cerchio doppio, rimasto incompleto.

Poi, intorno al 2000 a.C., a Stonehenge giungono le pietre Sarsen, che sono state quasi certamente portate da Marlborough Downs vicino ad Avebury, a 25 km a nord di Stonehenge. La più grande delle pietre Sarsen trasportate a Stonehenge pesa 50 tonnellate e il trasporto via acqua sarebbe stato impossibile, lo stesso via terra.

 Calcoli scientifici dimostrano che ci sarebbero voluti 500 uomini con corde di pelle per tirare una pietra, con un supplemento di altri di 100 uomini per fissare i rulli enormi davanti alla slitta.

Infine poco dopo il 1500 a.C., i monoliti sono stati riorganizzati nella forma a ferro di cavallo che vediamo oggi.

Il numero iniziale di pietre Bluestones poste in cerchio era probabilmente di 82 unità, oggi ce ne sono  60, alcune sono state  erose dal tempo, altre  rimosse  o rotte,  altre  rimangono solo come monconi sotto il livello del suolo.

Il mistero e il fascino del luogo sono però rimasti immutato duranti i secoli trascorsi e ancora oggi appassiona, fisici, matematici e studiosi di ogni genere.


Autore: Nicolina Leone