Pantalica un luogo per ricordare?
La Sicilia è la più grande isola del Mediterraneo e una delle terre più belle del pianeta. In questa regione, come forse in nessun altro si fondono, arte, storia e cultura senza soluzione di continuità con il paesaggio e danno luogo a un universo che vale la pena di scoprire.
Negli ultimi anni, la Sicilia ha iniziato a sfruttare le sue enormi risorse naturali, storiche e artistiche, diventando una delle mete più visitate in Italia.
Da est a ovest la Sicilia è un susseguirsi di magici scenari perfettamente integrati nel paesaggio architettonico che li circonda. Un clima mediterraneo e la natura selvaggia, splendide isole e insenature, vulcani attivi, montagne e pianure, e le spiagge più belle del Mediterraneo ...
La Necropoli di Pantalica è uno dei più importanti siti preistorici della Sicilia, utile per comprendere il momento di passaggio dall’età del bronzo a quella del ferro nell'isola.
Pantalica è il più grande sito indigeno che trova nella Sicilia orientale. Ciò che colpisce di più è la sua necropoli, 5000 tombe scavate nelle pareti a strapiombo del canyon formato dai fiumi Anapo e Bottiglieri. Questo enorme cimitero preistorico per la sua grandezza è stato elencato come patrimonio mondiale dell'UNESCO.
Dal punto di vista geologico Pantalica risale al periodo Cenozoico, almeno così dicono le datazioni al carbonio, ciò significa che la zona è strutturalmente diversa dal resto dell’isola.
L’attrattiva principale è il Monte Lauro, un vulcano sottomarino spento dal quale è nata l’idrografia del luogo.
La struttura a terrazzamenti del canyon, gli stretti e ripidi viottoli, sono inframezzati da fiumiciattoli, corsi d’acqua potenti, rivoli e stagni, contro ogni legge della fisica.
Basti pensare che il fiume Anapo, uno dei più importanti, sgorga dai monti Iblei e sfocia a Siracusa, ma ciò che spinge i visitatori a trattenersi a lungo nella vale è la varietà di flora e fauna, alcune specie sono in via di estinzione e resistono ancora, solo lì, pensiamo all’Aquila Bonelli, il Lanario, la Poiana e altri.
Non è difficile scorgere il Martin pescatore, volpi e gatti selvatici, istrici, rettili e anfibi.
I corsi d’acqua pullulano di trote, anguille gallinelle e una varietà cospicua di altre razze che sono la testimonianza della purezza dell’acqua.
Non perdetevi l’occasione di fare un viaggio a ritroso nella storia dell’uomo, le testimoniane materiali vi trasporteranno dal presente all’età del bronzo, facendovi scoprire i piccoli segreti dell’evoluzione.
Pantalica è un luogo dove non ci si stanca mai di tornare.
Autore: Nicolina Leone