Marrakech, puro fascino
Di Laura Tirloni - Considerata una delle città più affascinanti del Nord Africa, Marrakech è una grande metropoli berbera, con un passato da città imperiale testimoniato dalle maestose costruzioni che ne fanno la capitale del turismo marocchino. Il richiamo regolare del muezzin scandisce le ore e i ritmi delle giornate che si srotolano al di sotto dell’imponente minareto della Koutoubia, l'edificio più alto, simbolo della città. Qui i colori hanno una miriade di sfumature e i profumi tipici del deserto si amalgamano agli aromi delle spezie. Marrakech è una città che ha stregato artisti e pensatori di ogni tempo.
La visita alla città parte dal capolavoro dell'arte marocchina: il minareto della Koutoubia, costruito nel XII secolo in stile ispano-moresco, secondo proporzioni ben precise, per cui la sua altezza è cinque volte la larghezza. Si prosegue quindi verso la Djemaa el Fna, enorme piazza in cui artisti vari si esibiscono senza sosta, attirando l'attenzione della folla che si raccoglie intorno a loro e riempie ogni angolo della piazza. L’atmosfera è galvanizzante e si respira una gran voglia di divertirsi. Ovviamente a Marrakech non mancano i suk, i tipici mercati arabi, dove è possibile trovare ogni genere di mercanzia. E' consigliabile fare acquisti quando c’è meno affollamento e non dimenticare di contrattare sul prezzo, che non è mai quello iniziale.
Nascosto dietro spesse mura che lo riparano dal caos della città troviamo il palazzo Bahia, magnifica costruzione un tempo residenza di Ba Ahmed Ben Moussa, che lo fece erigere per le sue numerose mogli, concubine e la sua prole. L’edificio si snoda tra splendidi cortili, fontane e sale. Gli interni sono uno straordinario esempio di architettura araba.
Una visita merita anche il palazzo El Badi, dove ci si può immergere in un’atmosfera di sfarzo e grandezza. Appollaiate in cima alle sue mura, le cicogne offrono uno spettacolo unico, mentre i suoi giardini ospitano i più importanti eventi, come il Festival nazionale del folclore, a giugno, e il Festival internazionale del cinema, nel mese di novembre.
La madrasa Ben Youssef riserva, invece, fregi e stucchi ispano-moreschi alle sue splendide pareti, di questa che un tempo fu un'antica scuola coranica. Da non perdere.
A conferire ancora più fascino alla cinta muraria della città sono le diciannove porte che si trovano dislocate lungo tutto il perimetro della medina. Bab Agnaou e Bab Ighli, nella parte sud-ovest del palazzo reale, sono tra le più interessanti.
Un altro luogo da mille e una notte è rappresentato dal giardino Majorelle, una vera e propria oasi verde acquistata e risistemata dallo stilista Yves Saint-Laurent. Al suo interno, il museo di arti islamiche.
Infine, un salto al leggendario Hotel La Mamounia, luogo di interesse storico e straordinario esempio di Art Déco anni Venti. Il soffitto affrescato del ristorante è dell’artista francese Majorelle. L’albergo impone un rigido dress-code: i buttafuori sono pronti a entrare in azione in caso di abbigliamento non consono. I prezzi di qualsiasi cosa sono esorbitanti. Fate attenzione. Per il resto Marrakech è una città unica e ha davvero fascino da vendere, e quello non costa nulla.
Autore: Laura Tirloni