Visita a Christiania, la citta' libera
Di Laura Tirloni - Siamo nella variopinta e sempre controversa Christiania, un quartiere parzialmente autogovernato della città di Copenaghen; un luogo unico, inimitabile nel suo genere. Più che un quartiere, rappresenta un vero e proprio stile di vita. Ben 42 anni fa, una dismessa base navale nel quartiere di Christianshavn, fu occupata da un gruppo di hippie anarchici che la proclamarono “città libera”, ossia un’area non soggetta a tasse e guidata da una propria legislazione interna. Una città nella città. Nel quartiere affluirono ben presto nuovi ospiti, e sempre più numerosi, finché l’esperimento sociale di un esiguo numero di menti si trasformò in un tratto stabile della città. Per anni lo status del quartiere è rimasto avvolto in un limbo, mentre il governo danese cercava, invano, di allontanarne gli occupanti. Tuttora Christiania sopravvive al passare del tempo, riuscendo a mantenere intatta la sua natura libera e anticonformista e oggi conta circa 1000 abitanti, che ci vivono in pianta stabile.
Visitare Christiania per la prima volta non lascia indifferenti e costituisce un’esperienza veramente unica. Passeggiando per le sue stradine, molte delle quali sterrate, si intravedono un miscuglio di baracche, magazzini, case, murales colorati e particolari sculture. Oltre, ovviamente, a ristoranti, bar e locali che offrono musica dal vivo ed eventi all’aperto, per tutta l’estate. Suggestivo anche passeggiare lungo il lago che si trova alle sue spalle.
Accanto a questa faccia, ve ne è un'altra, più controversa e discussa: quella legata allo spaccio delle droghe leggere. La polizia ha chiaramente affermato di non avere libero accesso a Christiania, il che può generare qualche problema di sicurezza ai visitatori più sprovveduti, soprattutto nell'area intorno a Pusher Street (il nome la dice lunga). Entrando nella “città”, sarà quindi bene regolarsi in base ai cartelli che indicano cosa è consentito e cosa non lo è (“Do's and Don't”). Perché anche nella liberissima Christiania vigono delle leggi: è ad esempio vietato correre, scattare fotografie e parlare al cellulare. Quindi meglio non portare con sé macchine fotografiche o cellulari con fotocamera. Tutti gli anni, dal 5 al 20 Dicembre, nel periodo di Natale, la città ospita un tipico mercatino, che per certi versi ricorda un bazar orientale. Bello immergersi in un'atmosfera natalizia così insolita, dove è possibile ammirare piccoli tesori dell'artigianato, specchi, gioielli, candelabri, vestiti, oggetti in pelle, tutto rigorosamente in stile hippie.
Una visita a Christiania offre la possibilità di entrare in contatto e di conoscere da vicino uno stile di vita alternativo, una filosofia del vivere così distante dalla nostra da risultare, anche solo per questo, estremamente affascinante.
Autore: Laura Tirloni