Sul Monte Huashan in Cina, la scala piu' pericolosa del mondo
Di Laura Tirloni - Bisogna essere degli spiriti impavidi per scalare la vetta del monte Huashan, nella provincia cinese dello Shaanxi. Si tratta di una delle cinque grandi montagne sacre della Cina; puntellata da templi taoisti e buddisti, meta di pellegrinaggio già dal II secolo. Nell'antichità la vallata era abitata esclusivamente da pellegrini e monaci. Cinque sono i suoi picchi, il più elevato misura 2.154 metri. Un climbing estremo dunque, più che per l'altitudine, per il precipizio sottostante, che mette decisamente i brividi. Una miriade di sentieri ripidi e a strapiombo unisce le cime sacre, ciascuna delle quali ospita una ''casa da tè'' sulla sommità meridionale.
Cinque aree di sosta sospese nel vuoto come a formare dei petali di un fiore e a richiamare il nome del monte stesso (Huashan ''Fiore di montagna''). I percorsi sono stati tutti messi in sicurezza, tranne alcuni punti molto stretti o dove manca il corrimano, ma restano pur sempre una meta pericolosa, con un triste primato di scalatori precipitati. Alcuni dei sentieri più rischiosi hanno nomi che ne sottolineano l'alto grado di pericolosità come il Black Dragon Ridge. La catena montuosa domina una zona decisamente suggestiva, nelle vicinanze della città di Huayin, conosciuta come la culla della millenaria cultura cinese, oltre che terra d'origine dei mitici Guerrieri di Terracotta.
Per i meno coraggiosi, è possibile raggiungere la vetta settentrionale con delle funivie, ma la più alta, quella meridionale, è ancora raggiungibile solo a piedi. L'accessibilità al monte, com'è facile intuire, è condizionata anche dalla situazione meteorologica, che può variare piuttosto in fretta. In caso di avverse condizioni, con vento forte o ghiaccio, l'ascensione diventa impraticabile. Una meta con valore religioso e una forte carica spirituale dunque, ma che riserva emozioni ad alto tasso adrenalinico.
Autore: Laura Tirloni