In viaggio sulla Transiberiana attraverso il continente russo
Di Laura Tirloni - La Transiberiana è un viaggio ferroviario che da sempre cattura l'immaginario di qualsiasi viaggiatore che si rispetti e lo seduce irrimediabilmente. Un percorso su rotaie ricco di fascino e di mistero da provare, almeno una volta nella vita. Due settimane alla scoperta della millenaria cultura russa dei tempi degli zar sul treno che attraversa l’Eurasia e che collega la Russia europea con le sue grandi regioni e la capitale Mosca, alle regioni centrali della Siberia e a quelle orientali russe fino a Vladivostok. Da qui poi si attraversa il confine e si entra in Cina, puntando in direzione Pechino. La ferrovia più lunga al mondo, basta guardare una mappa e osservarne in dettaglio il tragitto per rendersene conto.
Dopo una tappa obbligata nella splendida Mosca è ora di trasferirsi alla stazione ferroviaria dove assicurarsi un posto sul treno che percorrerà ben 9.288,2 chilometri attraverso il continente russo, e la sua storia e le sue tradizioni. Il mattino dopo ecco la città di Kazan, capitale della Repubblica dei tatari, dove è d'obbligo una visita al Cremlino, dichiarato Patrimonio dell’Umanità Unesco. Quindi si prosegue verso Ekaterinburg, capitale degli Urali. Dopo aver solcato le sterminate pianure siberiane, si fa sosta a Novosibirsk, il centro nevralgico della Siberia nonché terza città più grande della Russia. E poi ancora in viaggio verso Krasnojarsk, distesa sulle rive del fiume Jenisseij e Irkutsk, un tempo soprannominata la “Parigi della Siberia” per la vivacità dei suoi colori e la sua proficua attività commerciale con la Cina. La giornata seguente è dedicata ad ammirare lo splendido scenario naturale del Lago Baikal, un vero gioiello siberiano, il lago più profondo del mondo. Dopo l’arrivo a Port Baikal a bordo di un traghetto, si attraversa un braccio di lago e si approda a Listvjanka, presso la riva destra dell'Angara. Il viaggio riparte dunque in direzione Ulan Ude, capitale della Repubblica dei Buriati, un'etnia per certi versi simile a quella dei mongoli. Ed ecco che il treno passa dalla linea transiberiana a quella transmongoliana e punta verso Ulaanbaatar, capitale della Mongolia. In quest'area da non perdere un passaggio nel parco naturale di Terelj, per ammirare i tipici paesaggi mongoli e alcuni luoghi sacri. La mattina seguente dal finestrino scorrono le città di Dzamin Uud ed Erlian, al confine con la Cina e quindi, prendendo il treno cinese, si attraversa il Deserto del Gobi fino ad arrivare alla meta finale: Pechino. Qui d'obbligo una visita al Palazzo imperiale (la Città proibita), alla Piazza Tien An Men e al Tempio Celeste. Il giorno successivo è da dedicare all'esplorazione della Grande Muraglia cinese e ai diversi templi e sepolcri appartenenti alla dinastia Ming.
Autore: Laura Tirloni