Le 10 attrazioni da non perdere a Expo 2015 Milano
Di Laura Tirloni
Expo2015 Milano è alla sua seconda settimana di vita. L'affluenza è stata molto buona nei primi 7 giorni di apertura. Moltissimi sono stati i visitatori italiani e stranieri che hanno varcato la soglia di Rho Fiera in questi giorni, ma molti sono anche quelli che programmano di visitare l'esposizione mondiale nei prossimi 6 mesi di apertura, come anche coloro che hanno messo in conto più di una visita ad Expo, considerando che i Padiglioni sono ben 54 ed è praticamente impossibile vedere tutto in una sola giornata.
Ecco dunque le 10 cose assolutamente da non perdere ad expo 2015!
L'albero della Vita. Al centro di Lake arena, la grande chioma dell'albero della vita svetta verso il cielo, fino a 37 metri di altezza, sorretta da un complicato intreccio di legno e acciaio. Vero simbolo del Padiglione Italia, rappresenta il richiamo per eccellenza delle centinaia di migliaia di visitatori previsti ad Expo. Si trova al termine del Cardo, una delle principali vie d’accesso al sito e di fronte a Palazzo Italia, luogo di rappresentanza dello Stato e del governo italiano .
La tavola multimediale del Qatar. Un imponente tavolo che in realtà funge da schermo multimediale. Toccando i piatti illustrati, infatti, si può andare alla scoperta della storia e della filiera alimentare, passando attraverso i cibi tradizionali e quelli odierni, in diversa misura contaminati dalla cultura occidentale. Nello spazio a forma di cesto, si trova una grande spirale da percorrere osservando i video proiettati sulla colonna centrale
Le trottole relax. Quando, ad ogni ora, l'Albero della vita si anima, attorno alla Lake arena non si trova una trottola libera. La gara è, infatti, ad accaparrarsi queste graziose sedute rosse. Ma chi non ce la fa, può sempre 'ripiegare' sulle sdraio attorno alla piscina della Repubblica Ceca, sugli sgabelli a forma di copertone, sui bancali ricoperti da cuscinotti o sulle simpatiche poltrone gonfiabili. E il relax, dopo tanto camminare, è assicurato per tutti.
Il padiglione degli Emirati Arabi. Attenzione, non vi illudete: la fila al padiglione – quella vera – inizia nel retro del padiglione stesso ed è, quasi sempre, lunghissima. Sarà per la forma esterna della struttura, che richiama le sinuose dune di sabbia, o per lo splendido percorso interno, ma l'insieme crea un effetto unico, da non perdere.
Il padiglione del Nepal. È uno dei primi padiglioni che si incontra per chi arriva in treno o in metropolitana. Tutti si fermano, in memoria delle vittime della tragedia del terremoto e molti lasciano nella teca trasparente, posta all'ingresso, le loro donazioni per il popolo nepalese. Una visita di dovere, questa.
Il folklore del Kazakistan. Arrivando in area del padiglione kazako, si viene letteralmente investiti dalla musica dal vivo sparata dagli altoparlanti, grazie alle performance dei cantanti locali che si alternano, ad ogni ora, sul palco davanti al padiglione, e il pubblico è sempre assicurato.
La rete del Brasile. Quest'attrazione piace proprio a tutti, grandi e piccini. Si tratta di una rete elastica sospesa sul grande spazio sottostante, in cui sono esposte tutte le coltivazioni tipiche brasiliane, collocate in grandi casse di legno con chiare didascalie, per toccare la natura, ma senza distruggerla. C'è sempre gente in attesa di salire sulla rete, che può ospitare un numero limitato di persone alla volta. Non indicata per chi soffre di mal di mare!
Il padiglione del Giappone. Si tratta di una grande scatola, completamente ricoperta con assi di legno finemente intrecciate e l'affluenza al padiglione è da record. Le code per accedere al padiglione sono lunghe, ma chi esce pare molto soddisfatto, e quindi tanta attesa sembra proprio essere ripagata.
Il grande prato. Alle spalle di Palazzo Italia, si trova un grande prato verde dove trovare un po' di relax dopo le lunghe camminate tra i padiglioni. Bello sdraiarsi sull'erba con i primi tepori di questi giorni. Poco distante, il padiglione della Santa Sede
Il padiglione della Colombia. Quasi duemila metri quadri di esposizione, disposti su 5 piani, con ambienti diversi, che rappresentano tutte le zone climatiche del paese: dal clima caraibico al freddo dei ghiacciai. Spazi coloratissimi, allegri e invitanti, come si può notare dalla grande affluenza.
Autore: Laura Tirloni