Attraversare il mondo su due ruote. Dopo 86 mila km il medico londinese torna a casa
Di Laura Tirloni
Ha attraversato il mondo in lungo e in largo per sei lunghi anni, in sella alla sua bicicletta, percorrendo 86 mila chilometri, dormendo dove capitava e bevendo nei ruscelli, sopportando temperature ben sotto lo zero e dormendo con la tenda su un lago ghiacciato in Mongolia.
L'eroe di questa impresa è il giovane medico londinese Stephen Fabes, che attraversando quattro continenti è arrivato a sostenere che dopotutto il mondo è un posto migliore di quanto si pensi e soprattutto, di quanto lui stesso pensasse prima di questa avventura.
Anche in luoghi dimenticati da Dio, l'instancabile esploratore ha sempre trovato qualcuno pronto ad offrirgli un piatto caldo o un posto in cui dormire.
Un viaggio che lo ha portato a scoprire ben 75 Paesi, per la maggior parte del tempo in bicicletta, fatta eccezione per quelle tratte che richiedevano un passaggio aereo e spendendo circa 10 dollari al giorno per vivere.
Dopo essersi deliziato con lo splendore dei colori autunnali in Georgia, Stephen ha infine deciso di far ritorno a casa, esattamente venerdì 19 febbraio, e nel punto esatto da cui era partito: il St Thomas's Hospital di Londra, dove lavorava e dove nel gennaio di 6 anni fa, all'età di 29 anni, si è congedato dalla famiglia e dai suoi colleghi e ha iniziato a pedalare in giro per il mondo.
Da principio la sua missione di viaggio era quella di raccogliere fondi per il British Charity Merlin, ma strada facendo la sua attenzione si è piuttosto rivolta ai malati che ha incontrato lungo il suo viaggio, alle organizzazioni non governative che se ne fanno carico e agli ospedali dove vengono ricoverate.
Ora che è rientrato alla sua quotidianità e al suo lavoro in ospedale, Stephen ha deciso di raccontare le sue mirabolanti esperienze di questi anni, in un libro. Che si preannuncia molto interessante per ogni viaggiatore.
Autore: Laura Tirloni