Cantabria, tra mare, montagna e tanta storia

Tante le ragioni per visitare questa regione settentrionale della Spagna, in cui si alternano meravigliosi paesaggi incontaminati e luoghi mistici e ricchi di storia

di Annamaria Villafrate - Scogliere su cui si infrangono onde spumeggianti, porticcioli di pescatori, spiagge selvagge, dolci colline e opere architettoniche mozzafiato. Questa è la Cantabria, regione settentrionale della Spagna, famosa anche per i suoi pellegrinaggi, per gli orsi bruni cantabrici e il suoi deliziosi piatti tipici a base di pesce, sulla costa e di ottima carne, nella parte interna. Una meta in grado di soddisfare ogni genere di turista, dall'avventuroso a quello più pigro, dall'amante della cultura all'appassionato di paesaggi mozzafiato da contemplare. Tante le esperienze da vivere in Cantabria.

 

Chi decide di visitare per la prima volta la splendida Cantabria, non può esimersi da visitarne la capitale Santander, una vera e propria metropoli, ricchissima di ristoranti, attrattive culturali, negozi e splendide spiagge in cui concedersi momenti di puro relax. Non perdetevi la romantica passeggiata lungo Paseo de Pereda, ricca di edifici storici rappresentativi degli stili architettonici più importanti degli ultimi tre secoli.

 

 

Gli appassionati di surf potranno dedicarsi al loro sport preferito nelle meravigliose spiagge dorate “Playas de Langre.”Spostandosi di poco più di 40 chilometri dalla capitale è possibile raggiungere anche la splendida località balneare di Laredo, attraversata dalla suggestiva Puebla Veja.

 

I camminatori più esperti possono anche decidere di percorrere i due itinerari religiosi noti come il “Camino lebaniego”con destinazione il Monastero de Santo Toribio de Liébana (120 chilometri dalla capitale) e il “Camino del Norte o de la Costa”, percorso decisamente più impegnativo di 815 chilometri, che si snoda lungo il litorale settentrionale della regione, attraversando San Sebastián, Bilbao e Santander.

 

Suggestione pura sono anche le grotte di Altamira, in cui ammirare magnifici dipinti rupestri, scoperti alla fine del 1800 dallo storico e scienziato Marcelino Sanz de Sautuola. Per scongiurare il deterioramento delle opere, a causa dell'elevato numero di visitatori, le grotte oggi si possono ammirare solo in orari piuttosto ristretti. Meglio quindi informarsi per tempo sugli orari di apertura al pubblico, per evitare spiacevoli inconvenienti. 

 

Dopo tanto camminare, nuotare e ammirare, è ora di mettere qualcosa in pancia. Niente di meglio che immergersi nei sapori variegati di questa regione. Dall'entroterra, con i suoi piatti a base di formaggio, carne, verdure e legumi, alle coste con pietanze realizzate con pesce freschissimo e crostacei. Una cucina sana, gustosa e ricca di tradizione. 

 

Nostalgia dell'orsetto di peluche che tenevate stretto stretto la notte? Allora dovete assolutamente  avventurarvi, condotti da una guida esperta, nel Parque de la Naturaleza di Cabárcen, dove vive ancora l'orso cantabrico, una razza purtroppo in estinzione.


Autore: Annamaria Villafrate