In Garfagnana, sull ' antica Via Francigena
Terra ricca di storia, la Garfagnana, situata nell’entroterra toscano a una cinquantina di km dalla Versilia. L’attraversava nel Medioevo la Via Francigena, percorsa da mercanti, ma soprattutto da pellegrini e religiosi che vi transitavano da nord verso sud e viceversa, passando dalla Francia e dalla Germania per raggiungere i luoghi considerati sacri, principalmente Roma, la Terrasanta e Santiago di Compostela in Spagna.
In prossimità dell’Appennino, la Via Francigena si snoda verso l’interno, dando luogo ad una serie di percorsi alternativi, lungo i quali si costruivano monasteri, chiese, locande ed ospedali. Uno di questi itinerari è quello detto del Volto Santo che, portava a Lucca e Pistoia, luoghi considerati altrettanto sacri. Il percorso passava attraverso la valle del Serchio, il fiume che attraversa la Garfagnana, conosciuta nel Medioevo come la Grande Selva per le fitte foreste che sopravvivono tuttora. Completano lo stupendo paesaggio i numerosi borghi medievali con le chiese, i castelli, gli eremi e i ponti che rendono la Garfagnana una terra suggestiva e ricca di storia.
Tra i numerosi borghi medievali, Piazza al Serchio domina dall’alto di un ripido precipizio, nei cui pressi sono situate enormi rocce vulcaniche a forma di cono che contribuiscono ad aggiungere fascino al paesaggio circostante. Sempre nelle vicinanze, la fortezza delle Verrucole costruita dagli Estensi ed oggi restaurata, appare in tutta la sua maestosità a S. Romano in Garfagnana. Il centro con maggiore valenza storica è tuttavia Castelnuovo di Garfagnana, posto in un punto strategico che conduce in direzione della Lunigiana, l’Emilia, la Versilia e Lucca. Nel borgo era in funzione nel 12° sec. l’ospedale di S. Croce. Caratteristici sono i numerosi ponti che collegano il centro storico con il resto dell’abitato, ma l’edificio rappresentativo di Castelnuovo è la Rocca risalente al 12° sec.
Proseguendo in direzione di Lucca non si può tralasciare il paese dove Giovanni Pascoli visse per 17 anni, Castelvecchio Pascoli. Da visitare la casa-museo, dove sono custoditi gli effetti personali, gli arredi e i manoscritti del famoso poeta. Un borgo dove si può ancora ritrovare l’atmosfera della poesia pascoliana, tra le antiche strade e osterie. Un'altra meta da non perdere è Barga, situata su un colle e sorta come complesso fortificato costruito dai Longobardi. Tre porte consentivano di attraversare le imponenti mura lungo le quali si articolano stretti vicoli che portano in cima al colle da dove si svela un bellissimo panorama. Diversi sono i monumenti di interesse storico e artistico, il Duomo, gli edifici rinascimentali e il Palazzo Pretorio.
In prossimità del confine emiliano si estende il Parco Nazionale dell’Appennino tosco-emiliano che comprende alcune aree montane, riserve naturali e il Parco dell’Orecchiella, dove il paesaggio dal verde intenso è caratterizzato da fitti boschi di castagno e faggio, gradevoli avvallamenti e prati alternati a tratti aspri e a dirupi. Intensa è la flora selvatica che si può osservare anche all’Orto Botanico di Pania di Corfino e nel Giardino dei fiori di montagna.
Non meno variegata è la fauna selvatica che comprende cinghiali, cervi, caprioli e alcuni esemplari di lupo. Sono tenuti in cattività anche alcuni orsi, a testimonianza della presenza di orsi in Garfagnana fino al 1700. Anche la tavola ricopre il suo ruolo importante nella Garfagnana con prodotti tipici come la farina di castagne, il miele di castagno, il pecorino e i salumi, con il piccante Biroldo e la più delicata Mondiola, aromatizzata con alloro e spezie.
Autore: Luciana Cattaneo