La costa slovena e le grotte di Postumia

Regione prevalentemente montuosa  e collinare, la Slovenia si apre per un breve tratto sul mare, dove si affacciano località turistiche molto frequentate nella stagione estiva, incorniciate da colline ricoperte dalla fitta vegetazione mediterranea, vigneti, oliveti e frutteti.

Provenendo dal confine italiano si incontra dapprima Capodistria, il maggiore porto sloveno e attraente cittadina sorta originariamente su un’isola successivamente collegata alla terraferma con la bonifica delle paludi nel 19° sec. Nel centro storico, quasi tutto pedonale, prevale l’atmosfera veneziana, ereditata da secoli di influenza della Serenissima. I Veneziani costruirono 12 porte di accesso alla città, di cui solo una è ancora visibile, la Porta della Muda da cui si giunge nella Piazza Preseren con la bella fontana a forma di ponte costruita nel 1423.

Percorrendo l’antica Strada dei Calzolai, su cui si affacciano diversi negozi si giunge in Piazza Tito, nel bel mezzo dell’antico fasto veneziano con i palazzi in stile gotico-rinascimentale, il palazzo delle tasse e il Palazzo Pretorio costruito nel 1447 con la cosiddetta Bocca del Leone, dove venivano raccolte le denunce anonime fatte dai cittadini. Al 1463 risale la Loggia, con l’elegante parte inferiore ornata da arcate. Domina Piazza Tito l’imponente mole della Cattedrale di San Nazario edificata nel 1187 in stile romanico e successivamente modificata con interventi in stile rinascimentale, il cui lato nord delimita il Brolo, zona adibita a verde pubblico circondata da altri palazzi storici, il magazzino del grano e il Palazzo Barbabianca, la più bella testimonianza barocca a Capodistria.

Sempre nel centro storico, il Museo regionale illustra la storia di Capodistria, da quella preistorica a quella moderna, con l’esposizione di oggetti, dipinti e sculture. Il Museo ospita anche la più importante raccolta di ricami della Slovenia. La zona balneare di Capodistria si concentra nella località di Ancarano, molto frequentata nella stagione estiva.

Proseguendo sulla costa si giunge a Izola che ha conservato l’impronta caratteristica del borgo di pescatori e l’aspetto medievale, con i vicoli stretti su cui si affacciano le case, una a ridosso dell’altra. Più turistica e balneare è Pirano, molto frequentata in tutte le stagioni che conserva, tuttavia, un incantevole centro storico con la panoramica piazza del Duomo.

Tra le località costiere della Slovenia, la più turistica in assoluto è senz’altro Portorose che dispone di numerose strutture ricettive e di un moderno porto turistico. Sorta originariamente come località termale, grazie alle saline presenti sul territorio si è poi trasformata in rinomata stazione balneare con la lunga spiaggia sabbiosa che costeggia la baia sul golfo di Pirano.

La rocce prevalentemente calcaree e le acque sotterranee hanno creato in Slovenia oltre 6.000 grotte, tra le quali le più famose sono le Grotte di Postumia, situate nell’interno, a circa 50 km da Capodistria. Formatesi dall’azione erosiva delle acque sotterranee del fiume Pivka, le grotte creano ambienti suggestivi che prendono il nome dagli elementi che le caratterizzano, ad esempio il Grande Duomo, la Grotta del Diamante, le Grotte del Paradiso e la Grotta Nera. Si tratta di una rete sotterranea di 25 km, di cui solo 5 km sono aperti ai turisti con visite che durano 90 minuti a bordo di un trenino e a piedi. Conosciute fin dal 12° secolo, le prime grotte furono aperte al pubblico nel 1818, ma solo a partire dalla fine dell‘800 iniziarono a diventare una meta turistica molto frequentata grazie all’installazione di un sistema di illuminazione.

 

 


Autore: Luciana Cattaneo