Le sorprese di Merano e dintorni
Adagiata in una conca verde, formata dai fiumi Adige e Passirio, Merano deve la sua notorietà principalmente agli Asburgo che la scelsero come località di soggiorno per l’ambiente salutare e la fecero diventare una meta turistica ambita, frequentata dai reali di mezza Europa. Finita l’epoca asburgica, Merano ha saputo conservare la sua fama di rinomata località turistica offrendo, tuttora, servizi di ottima qualità.
Il centro della cittadina è attraversato da un’antica strada medievale con la passeggiata Lungo Passirio, considerata la zona più elegante di Merano. Adiacente alla passeggiata, un grande parco racchiude un famoso centro termale, Sull’altra via più importante, Corso della Libertà, regna lo stile liberty, con la stazione ferroviaria, il teatro Giacomo Puccini, le residenze private e l’ex Casinò.
L’aspetto medievale di Merano si può cogliere sulla via dei Portici che conduce al Castello Principesco, al Museo Civico e al Duomo, costruito nel 13° secolo. Sulla via dei Portici, molto frequentata e piena di negozi, si affaccia il Museo della donna e dell’abito che spazia dal 19° secolo agli anni ’70, la raccolta di abiti ed accessori femminili più completa in Europa. Nei pressi del Castello Principesco, che merita una visita per gli interni raffinati e l’esposizione di strumenti musicali, si accede alla passeggiata Tappeiner, un percorso panoramico imperdibile e collegato ad altri itinerari.
La valle dell’Adige è contraddistinta dalla presenza di numerosi castelli e, solo a Merano se ne contano almeno sette, tra cui il castello di Trauttsmanndorff, dove soggiornò l’imperatrice Sissi, che oggi ospita i giardini botanici con piante da tutto il mondo e numerosi eventi. Del resto, molti altri castelli in Alto Adige, perfettamente conservati, ospitano alberghi, enoteche e musei, oltre a spettacoli e iniziative di vario tipo. Uscendo da Merano in direzione della Valvenosta, si apre un paesaggio costituito da frutteti alle quote più basse e, salendo, ampi boschi sul lato meridionale della valle, fino a scorgere il Passo dello Stelvio e l’Ortles con i suoi ghiacciai.
La Valvenosta è percorsa da antichi canali di irrigazione che coprono una rete di centinaia di km, alcuni risalenti all’epoca preromana, molti dei quali vengono oggi utilizzati come comodi sentieri. All’inizio della Valvenosta si può accedere alla Val Senales, dove è situato l’Archeoparc, museo interattivo dedicato al ritrovamento più celebre della valle, il famoso uomo venuto dal ghiaccio o, più familiarmente, Ötzi.
L’eccezionale scoperta dei resti di un uomo risalente a oltre 3000 anni a.C. avvenuta sul confine tra l’Italia e l’Austria nel 1991, oggi conservato nel Museo Archeologico dell’Alto Adige a Bolzano, viene documentata all’Archeoparc, dove si svolgono anche attività didattiche ed è presente un parco giochi per bambini.
L’Alto Adige, oltre ad essere rinomato per le montagne e la natura, offre l’occasione di trascorrere vacanze rilassanti negli antichi masi, le abitazioni delle famiglie contadine, una vera e propria tradizione che si tramanda di generazione in generazione. Nei masi, specializzati su particolari aspetti della vacanza, soggiornano le famiglie con bambini che possono divertirsi a contatto con la natura e gli animali, gli appassionati di alta montagna, di cavalli o dei prodotti biologici piuttosto che della cucina genuina altoatesina, molto apprezzata per le carni e i salumi affumicati, le minestre, i canederli e lo strudel.
Autore: Luciana Cattaneo