Le montagne della Slovacchia: i Tatra e il Paradiso Slovacco
Ad eccezione delle due zone pianeggianti situate ad est e ad ovest del paese, la Slovacchia è costituita in gran parte da montagne. E’ uno dei paesi europei con la maggiore superficie destinata ad aree protette e parchi naturali. Il patrimonio naturalistico che si tende maggiormente a proteggere sono le fitte foreste che, grazie all’abbondanza di acqua, crescono rigogliose.
Tra i numerosi parchi naturali, la Slovacchia conserva al suo interno quello che appartiene all’imponente catena montuosa degli Alti Tatra. La grandiosità delle sue cime non è data in particolare dall’altezza, seppur ragguardevole che varia da 2000 a 2600 mt, ma dalla loro particolare posizione geografica che li fa risaltare e stagliare separatamente dagli altri gruppi montuosi.
La zona dispone di buone strutture alberghiere, alcune delle quali molto gradevoli e risalenti a fine ‘800. Tutta la catena è servita da impianti di risalita, funivia e seggiovia, che permettono di spostarsi più velocemente evitando il grande afflusso turistico del luogo, soprattutto nella stagione estiva. Per questo motivo, il periodo ideale per visitare gli Alti Tatra è il mese di settembre e ottobre.
Punto panoramico per eccellenza è la località di Strbské Pleso, adiacente al lago, da cui partono gli itinerari per diverse escursioni. Meta molto ambita è anche la montagna di Lomnicky Stit, alta 2630 mt con relativa terrazza panoramica, bar e camera con veduta mozzafiato, da prenotarsi con grande anticipo.
Anche la Slovacchia ha un suo Paradiso e si tratta del parco naturale di Narodny che copre una superficie molto vasta. Territorio ideale per chi ama l’escursionismo, il parco dispone di molti sentieri con vari livelli di difficoltà, che includono anche tratti attrezzati per superare i punti più impegnativi. Infatti, il parco è contraddistinto da spettacolari pareti rocciose, gole strette e grotte che si alternano a fitti boschi e cascate, come quelle di Vel’ky Vodopad la maggiore attrattiva del Paradiso Slovacco.
Autore: Luciana Cattaneo