Nardo', citta' barocca nella profonda Puglia
A una decina di km da Gallipoli, attraversando il territorio dolcemente collinare delle Murge si raggiunge Nardò, città molto piacevole da visitare e dalla storia antichissima.
Come altre città del Sud d’Italia, anche Nardò, nel cuore del Salento, fu in passato città romana e bizantina, invasa dai Longobardi e dai Normanni, passata poi sotto agli Svevi e agli Angioini. I turchi e Venezia furono gli ultimi dominatori prima che Nardò diventasse alla fine del 15° secolo il centro di un piccolo, ma fiorente ducato.
La città iniziò in quel periodo la competizione con Lecce, sia sotto l’aspetto culturale che artistico. Università ed edifici in stile barocco e rococò sorsero nell’arco dei secoli successivi. Nel centro storico e originaria del 16° secolo, la chiesa di San Domenico presenta sulla facciata originali decori ispirati a figure umane e vegetali che la rendono davvero particolare.
Nella piazza antistante spicca la guglia dell’Immacolata, realizzata un paio di decenni dopo il disastroso terremoto del 1743 che causò il crollo e la ricostruzione in stile rococò del Palazzo della Pretura. Edifici che si trovano tutti affacciati su Piazza Salandra, come in un palcoscenico posto proprio nel centro della città che ne costituisce il vero riferimento.
Altri edifici di grande importanza storica sono situati nel centro cittadino, come la Cattedrale dalla facciata settecentesca, ma dalle origini normanne, fondata intorno al 1000. Nell’interno sono ben visibili le sovrapposizioni delle varie epoche, con elementi in stile romanico, bizantino e barocco.
Su otto colonne poggia invece l’edicola “Osanna”, uno degli esempi in stile barocco più caratteristici di Nardò, mentre intarsiati nel legno, sono i preziosi elementi decorativi del soffitto della chiesa di S. Antonio da Padova, uno dei protettori della città.
Autore: Luciana Cattaneo