Nel Cilento, da Ulisse alle bandiere blu
Delle molte bandiere blu destinate alla Campania, la maggior parte sono state attribuite al territorio compreso nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Oltre al meraviglioso mare pulito delle località costiere, il Parco offre anche un’incantevole entroterra, ricco di storia e natura incontaminata, coniugando l’ambiente marino e montano, come poche altre realtà riescono a fare.
Bed & breakfast, alberghi e agriturismi sono a disposizione dei visitatori che, oltre al litorale, vogliono scoprire anche l’interno, i suoi borghi e l’ambiente montano rimasto intatto.
Il Parco del Cilento si estende su una vasta superficie di oltre 180.000 ettari, costituendo l’area protetta più estesa in Italia, comprendendo anche località marine come Pollica, S. Maria di Castellabate, Costa degli Infreschi e Massetta.
Il Cilento, il cui nome deriva dal fiume “Alento” è terra ricca di tradizioni e riferimenti storici che si possono ritrovare in molti degli 80 comuni che ne fanno parte. Dei tempi più antichi e più conosciuta a molti, è la scena dell’Odissea con Ulisse legato all’albero della nave per resistere al canto ammaliatore delle sirene, suggerita dall’isolotto di Licosa, sulla costa cilentina.
I Greci, del resto, vi lasciarono le tracce più importanti ed ancora visibili, come i siti archeologici di Paestum e Velia. A tempi “più recenti” risale l’epopea dei briganti che insorsero contro il regno Sabaudo.
Per la ricchezza storica e naturalistica di questa parte d’Italia, il Cilento ha ricevuto diversi riconoscimenti da parte della Comunità Europea, oltre ad aiuti economici per la sua valorizzazione.
L’Unesco ha infatti attribuito al Cilento il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità, basandosi sull’aspetto culturale legato alla sua storia. Per quanto riguarda l’aspetto naturalistico, l’area cilentina è stata inclusa nelle Riserve della Biosfera, a cui fanno parte 80 nazioni in tutto il mondo.
Autore: Luciana Cattaneo