Madera, remota frontiera del Portogallo
Come ultimo confine tra l’immenso Atlantico e l’Europa, il piccolo arcipelago di Madera emerge dalle profondità vulcaniche dell’oceano. Le sue origini sono particolarmente evidenti sull’isola principale, Madera, dove l’entroterra risulta difficilmente accessibile con l’aspro paesaggio delle Curral das Freiras e le alte cime che superano i 1800 mt, come Pico Ruivo, Torres e Arreiro.
Tuttavia, per gli appassionati del trekking sono disponibili 300 km di sentieri, molti dei quali si snodano lungo gli acquedotti, iniziati ad essere costruiti nel 16° secolo per convogliare l’acqua, essendo il sud dell’isola arido, mentre la parte settentrionale più umida. Tra gli antichi acquedotti, ancora visitabili, i più suggestivi e vertiginosi sono il Caldeirao Verde e il Caldeirao do Inferno.
Nel sud dell’isola sopravvive solo una parte della foresta originaria di lauri, in gran parte distrutta per ricavarne terre da utilizzare per l’agricoltura a partire dal 1420, pochi anni dopo la scoperta dell’arcipelago, quando i primi Portoghesi si insediarono a Madera chiamandola l’isola del legno. Nella parte settentrionale dell’isola, invece, una grande area boschiva che conserva caratteristiche tipiche delle foreste preistoriche è protetta dall’Unesco per l’immenso valore naturalistico.
Il villaggio più antico di questo remoto angolo del Portogallo è Machico nella parte meridionale dell’isola, non molto lontano da Funchal, la città più grande di Madera. Oltre ad essere una dinamica città moderna che si può vedere anche dall’alto con la funivia panoramica, Funchal è un importante porto di transito sia commerciale che turistico, con le numerose navi da crociera che vi sostano lungo le rotte tra l’Europa, i Caraibi e l’America settentrionale. Punta di S. Lorenzo e Capo Girao sono le località da dove si può avere la vista più straordinaria sull’Atlantico, mentre Porto Moniz è conosciuto per le piscine naturali.
Tuttavia, se si vuole raggiungere una vera spiaggia occorre recarsi alla seconda isola dell’arcipelago, Porto Santo, la cui città principale è Vila Baleira dove si può visitare la casa in cui soggiornò per un certo periodo Cristoforo Colombo. Nella parte meridionale dell’isola si apre una lunga spiaggia di sabbia fine di fronte al mare che si presta al surf, di cui Jardim do Mar ne è un luogo rinomato, complice il clima secco e molto ventoso dell’isola. Al contrario, la parte nord di Porto Santo è caratterizzata da ripide scogliere che si gettano nel mare.
Le acque dell’arcipelago hanno una temperatura media che varia tra i 18° e i 23°, mentre il clima mediterraneo sub-tropicale offre temperature miti tutto l’anno tra i 15° e i 25°, con qualche differenza a seconda dell’isola e dell’esposizione al sole e ai venti. Grazie alla Corrente del Golfo che ne mitiga il clima, il turismo ne risulta particolarmente favorito, soprattutto nella stagione invernale e all’inizio della primavera. I due aeroporti di Funchal e Porto Santo collegano con voli diretti l’arcipelago con l’Europa e altri continenti, tra cui l’Africa, distante solo 500 km.
Un viaggio a Madera non può ignorare una pagina della sua storia che ha lasciato una testimonianza importante anche in un prodotto tipico delle sue terre che i primi colonizzatori portoghesi sostituirono alla fiorente coltivazione della canna da zucchero. Quest’ultima, infatti, perse la sua importanza nel 17° secolo e fece posto alla produzione di vino Madera, tuttora apprezzato e conosciuto in tutto il mondo. Un altro prodotto da gustare è l’ottimo pesce, di tutti i tipi, di cui è ricco il mare che circonda l’arcipelago. In quanto ad artigianato, sono molto apprezzati i ricami, un’arte importata dagli inglesi alla fine del 18° secolo.
Autore: Luciana Cattaneo