La Chaux-de-Fonds e Le Locle, capitali svizzere dell 'orologio
Modernità e tradizione caratterizzano le cittadine di La Chaux-de-Fonds e Le Locle, iscritte nell’elenco Unesco per aver saputo ben coniugare la storica e fiorente industria orologiera, nata intorno al 17° secolo, con uno sviluppo urbano armonico.
Questo angolo del Cantone di Neuchatel si pone nella cosiddetta Watch Valley svizzera e lungo la Strada dell’Orologeria che giunge a Basilea, partendo da Ginevra e attraversando il Canton Jura.
Le due cittadine, situate una accanto all’altra, hanno ormai costituito un binomio indissolubile nella loro storia, associate entrambe alla tradizione artigianale della fabbricazione di orologi e la loro urbanistica ne rivela la presenza, con le strade disposte a scacchiera dove sopravvivono ancora i laboratori artigianali che sorgono fra le case, in un contesto urbanistico ricostruito dopo i rovinosi incendi del 18° e 19° secolo.
La trasformazione da lavoro artigianale ad industria orologiera non ha deturpato l’aspetto urbanistico delle due cittadine, ma anzi ne ha rispettato le caratteristiche e proprio per questo hanno ottenuto il riconoscimento Unesco.
Vivace è anche la vita culturale e artistica. Ad esempio con la presenza di numerosi musei che ne illustrano gli aspetti.
Primo tra tutti, non poteva mancare il Museo dedicato proprio all’Orologeria che offre una panoramica sulle origini e i vari passaggi della produzione orologiaia.
Anche al Museo di Storia ci si può avvicinare alle varie tappe storiche che hanno segnato la vita della città, facendola diventare una grande città industriale, mentre l’arte trova la sua ambientazione al Museo delle Belle Arti, uno tra i migliori della Svizzera.
Uno spaccato della vita rurale, oltre che dell’attività artigianale, si può avere invece visitando il Museo Contadino e dell’Artigianato.
Autore: Luciana Cattaneo