Tra le rovine di Ninfa, monumento naturale del Lazio

Gardens of Ninfa / I Giardini di Ninfa

Antiche rovine medievali, di cui pochissime recuperate  e la maggior parte rimaste abbandonate a testimoniare che lì un tempo sorgeva una vera e propria città.

Questo è Ninfa, un villaggio del tutto particolare in provincia di Latina sullo sfondo dei Monti Lepini.

Nel periodo di massimo fulgore, alla fine del 13° secolo, sorgevano sull’attuale sito un palazzo nobiliare con relativa torre, 150 case, alcune chiese, due mulini e poderose mura difensive.

GIARDINO DI NINFA

Quel che resta oggi, oltre ai ruderi, è l’incanto di un grande giardino medievale, ricco di atmosfera romantica che ha ispirato numerosi personaggi nel mondo delle arti e della letteratura, tra i quali Virginia Woolf, Ungaretti e Bassani che proprio qui scrisse il suo famoso romanzo “Il giardino dei Finzi-Contini”.

Il giardino è stato salvato dal degrado e aperto al pubblico  grazie alla Fondazione Caetani (info per le visite  www.fondazionecaetani.org), costituita dai discendenti dell’omonimo esponente, nipote di Papa Bonifacio VIII, che nel 1297 ingrandì il borgo medievale.

 GIARDINO DI NINFARipercorrendolo, sembra che tutto sia rimasto sospeso a quel lontano 1382, quando fu abbandonato a causa di una serie di violente guerre interne.

Un’atmosfera magica e densa di mistero aleggia su tutto il complesso medievale grazie anche al grande giardino, dichiarato monumento naturale che assume diverse tonalità a seconda della stagione, più cangianti in primavera e più soffuse in autunno.

 Ninfa castle

 Al suo interno crescono un’infinità di piante e fiori, dagli alberi di agrumi a quelli esotici, dalle rose ai tulipani e alla lavanda.

Ninfa non è solo un villaggio fantasma, è molto di più, è un’oasi naturale sospesa nella storia, una Pompei medievale come fu definita nell’800, ancora ricca di fascino e suggestione che continua ad incantare i visitatori del terzo millennio.

 

 


Autore: Luciana Cattaneo