Gubbio, tra antiche contrade e luci in collina

Gubbio

La visita a Gubbio pone l’imbarazzo della scelta su cosa vedere e da dove cominciare. Il grande centro storico, infatti, racchiude una grande quantità di chiese ed edifici che si affacciano su  piazze e strade caratteristiche, molte delle quali si sono conservate pressoché uguali a com’erano quando iniziò la loro realizzazione. Percorrendo le  vie di Gubbio, come Via dei Consoli, una tra le più  belle della città, Via Galeotti che unisce Piazza della Signoria alla parte alta della città oppure Via Reposati ai limiti del quartiere di S. Pietro, ci si ritrova nel bel mezzo di antiche contrade medievali che rappresentano il tessuto urbano, per il quale Gubbio è stata e rimane una stupenda città storica e medievale.

Palazzo dei Consoli (DSC_3554)

Circondata dalle colline e adagiata tra le valli del Tevere, del Chiascio e la Via Flaminia trasferì, a causa del declino dell’Impero Romano a cui apparteneva e per motivi difensivi, il suo nucleo iniziale dalla parte più pianeggiante ai piedi del Monte Ingino. Nella prima metà del 1200 e nei decenni successivi, l’abitato si ingrandì e occupò nuovamente la collocazione originaria, questa volta però circondata da una cinta muraria difensiva con il fulcro delle attività amministrative e politiche nella sua parte centrale.

All’interno delle mura si trovavano gli antichi quartieri di S. Martino, su cui tuttoggi domina la Torre dei Gabrielli e dove è situato il Teatro risalente alla prima metà del ‘700,  S. Giuliano, S. Andrea e S. Pietro che conserva l’omonimo grande complesso monastico. Spiccano tra gli edifici che più si notano Palazzo Ducale, iniziato nella seconda metà del ‘400 sotto la Signoria dei Montefeltro – Della Rovere, con il bel cortile rinascimentale circondato su tre lati da  portici e colonne. L’adiacente giardino è un ottimo belvedere sulla città e la zona pianeggiante sottostanti. Il Palazzo dei Consoli in Piazza della Signoria domina la città ed è raggiungibile per mezzo di una ripida gradinata.

Utilizzando la cabinovia si può salire sul Monte Ingino, sulla cui sommità sorge la Basilica medievale di S. Uboldo, ampliata nel ‘500 che conserva le reliquie del  santo, patrono di Gubbio. Ogni anno a maggio sul Monte Ingino si svolge una delle feste folcloristiche più antiche e famose dell’Umbria. Si tratta della Corsa dei Ceri, in onore del santo patrono che si snoda per le vie della città fino ad arrivare alla sommità dl monte.  Nel periodo natalizio e immediatamente dopo l’Epifania un altro evento, ormai entrato nel Guiness dei Primati, è il grande albero di Natale disegnato con centinaia di luminarie e decorazioni che discendono dalla Basilica fino alle mura della città. L’enorme sagoma illuminata, sormontata da una grande cometa luminosa rischiara la collina ed è visibile perfino dalla zona di Perugia, a una distanza di circa 30 km. Quale occasione migliore per visitare Gubbio, una tra le località dell’Italia centrale più belle e ricche di storia?

 


Autore: Luciana Cattaneo