Acqui Terme, tra vapori bollenti e vini pregiati
L’acqua sgorga a 75° gradi e i suoi benefici vapori sulfurei pervadono chi vi si avvicina. Siamo ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria e la benefica sorgente è quella della “Bollente” nell’omonima piazza posta nel bel mezzo della cittadina.
Abbellita da un’edicola in marmo dell’800, non è solo una fontana, ma la dimostrazione di quanto la zona sia ricca di acque termali, scoperte ed utilizzate da oltre 2.000 anni.
L’antica tradizione termale continua oggi in moderne SPA e strutture termali presenti ad Acqui Terme e nelle immediate vicinanze. Adiacente alla Bollente si sviluppano le cosiddette Terme Nuove, mentre quelle antiche, fra le più note della nostra penisola, sono situate al di là del fiume Bormida.
Una visita alla cittadina porta a conoscere anche un po’ della sua storia. Meritano di essere visti alcuni monumenti, come la Cattedrale di S.Maria Assunta originaria dell’11° secolo e il Castello dei Paleologi, intitolato alla famiglia che dominò a lungo sul Monferrato e che oggi ospita il Museo Archeologico, aperto tutto l’anno. Nelle sue sale è possibile ripercorrere la storia di Acqui Terme dalla preistoria al Medioevo.
Il castello rientra nel circuito “Castelli aperti”, un’iniziativa organizzata tra maggio e ottobre dalla regione piemontese per la promozione di visite alle residenze storiche della parte meridionale del Piemonte. Le rovine dell’antico acquedotto romano sono un’altra testimonianza della vocazione termale della cittadina monferrina che si perde nella notte dei tempi. L'acquedotto veniva infatti utilizzato per convogliare l'acqua anche per usi termali. Ultimo, ma non meno interessante, l’aspetto eno-gastronomico di questa parte del Piemonte che si mischia ai sapori della vicina Liguria e che vanta una produzione vinicola di tutto rispetto, spaziando dal Moscato al Passito, dal Dolcetto allo Spumante rosso.
Autore: Luciana Cattaneo