Dai fondali corallini ai ghiacciai equatoriali dell'Indonesia
L’Indonesia, meta d’obbligo per molti, spesso è associata ai mari dei tropici, in cui si possono fare immersioni, snorkeling ed esplorare la barriera corallina. Comprende, infatti, 17.000 isole, di cui solo 6.000 abitate, con le cinque isole maggiori di Java, Sumatra, Kalimantan, Sulawesi e Irian Yava o Papua occidentale. Lungo le coste indonesiane si estendono spiagge incantevoli, come quelle nella parte sud di Bali o più solitarie nelle Isole Banda e Togian. Tuttavia, l’Indonesia è anche foresta tropicale, come quella di Sumatra e Java, verdi distese spesso dedicate alla coltura del riso e montagne, tra le quali praticare rafting, trekking e scalate.
Nella provincia di Papua, l’isola più selvaggia e remota dell’Indonesia, spicca tra il verde della giungla la cima della montagna più alta del paese che conserva ancora ciò che rimane di un ghiacciaio, messo a rischio dal fenomeno del riscaldamento globale. Si tratta del Puncak Java, altrimenti detto Carstensz Pyramid, dal nome del primo esploratore olandese che lo avvistò nel 1623. Oggi, la montagna, alta 4.884 mt. è un’apprezzata palestra di vera roccia destinata agli alpinisti più esperti e motivati che sulle sue pareti si cimenta tra crepacci e lunghi percorsi in cresta, mentre al di sotto cresce la lussureggiante vegetazione tropicale che sfiora i 4.000 mt di altitudine.
Un aspetto davvero insolito per essere all’equatore, ma niente può mancare di sorprendere in un paese così variegato, per paesaggi, culture e territori ancora da esplorare come l’Indonesia.
Sempre all’interno del parco, a quota 3.300 mt e circondato dalla foresta tropicale, il Lago Habema occupa parte dell’altopiano nell’omonima valle ed è un luogo ottimale per praticare birdwatching. Altre montagne, alcune delle quali mostrano inequivocabilmente la loro origine vulcanica, ad esempio i monti Bromo e Merapi, Tangkuban Perahu e il pù noto Krakatoa attendono di essere ammirati, quanto meno da lontano, prima che le ultime nevi del Puncak Java si sciolgano definitivamente.
Autore: Luciana Cattaneo