Campomarino e il mare dai sette colori
Spesso accade, che la bellezza di una località turistica sia inversamente proporzionale alla notorietà che riscuote fra il popolo dei vacanzieri. E’ questo il caso di Campomarino, piccola frazione del comune di Maruggio, in provincia di Taranto, che sebbene non sia inserita nelle destinazioni del turismo di massa, si affaccia comunque su uno dei mari più belli e puliti della nostra penisola, il Mar Ionio.
Passare le vacanze a Campomarino è un’esperienza in grado di soddisfare anche i desideri dei turisti più esigenti, grazie alle ricchezze che questa località offre ai propri ospiti in termini di natura e di storia.
Bagnata da un mare cristallino sul quale si affaccia con della sabbia chiara e fine, la spiaggia di Campomarino somiglia davvero a un paradiso esotico, soprattutto se si considera che il Mar Ionio, in questo tratto di litorale, viene anche chiamato il “mare dei sette colori” poiché la sua limpidezza e la sua trasparenza consentono di riconoscere, nel riflesso del cielo che vi si specchia, ben sette tonalità d’azzurro.
Peraltro, il piacere della vista è amplificato dall’ambiente naturale che circonda la spiaggia. Infatti, Campomarino è una delle pochissime località italiane nelle quali la fascia costiera immediatamente a ridosso della spiaggia è puntellata da dune di sabbia identiche a quelle che si trovano, ad esempio, nel deserto del Sahara o in quello del Gobi.
Questi cumuli di sabbia, che raggiungono sino i 12 metri d’altezza, sono ricoperti dalla vegetazione mediterranea e conferiscono al paesaggio un aspetto selvaggio, testimoniando, se ancor ve ne fosse bisogno, che non è per nulla necessario andare lontano dal nostro paese per ammirare dei tesori naturalistici.
Peraltro, grazie all’istituzione del “Parco delle dune di Campomarino” questo straordinario e particolare ecosistema non solo è protetto ma viene anche valorizzato tramite un’intensa attività di diffusione della conoscenza di questa meraviglia ambientale tutta italiana.
Una speciale menzione, inoltre, merita la vegetazione che si spinge rigogliosa sino alla battigia e che consiste in una particolare tipologia di macchia mediterranea. A differenza di quella classica ove prevalgono gli arbusti spinosi, la macchia mediterranea che cresce nel circondario di Campomarino è composta in maggioranza da piante di tipo aromatico come il ginepro marino, il timo e l’elicriso.
Le penetranti fragranze di questa particolare flora, i cui effluvi si spandono a giro d’orizzonte raggiungendo il mare, rendono l’intera spiaggia di Campomarino un luogo in cui si può toccare con mano i benefici effetti dell’aromaterapia, quasi fosse un centro benessere o una Spa.
Già appartenente alla Messapia, una delle civiltà pre-romane più floride stanziate nel Sud d’Italia, la costa di Campomarino conobbe nei secoli successivi all’anno mille un’importanza strategica di assoluto rilievo. Infatti, essa costituiva sia un punto di osservazione privilegiato per l’avvistamento di eventuali movimenti della flotta saracena, sia perché in ragione dei suoi fondali privi di scogli divenne il naturale punto di approdo per la flotta mercantile e militare del neonato Regno delle Due Sicilie. Di questo passato ricco di storia rimangono le vestigia delle torri d’osservazioni lungo la costa e i monumenti e le chiese della zona.
Autore: F.B.