Ko Lanta, l'isola degli zingari di mare
Complice il fatto di trovarsi poco distante dagli aeroporti di Phuket, Krabi e Trang, dai quali è collegata direttamente, l’isola di Ko Lanta è facilmente accessibile, ma lo sviluppo turistico, coniugato ad un ambiente rimasto pressoché intatto, non ha ancora assunto quegli aspetti più commerciali di altre località della Thailandia. Ko Lanta, di fatto, è un arcipelago costituito da circa 50 isole, e normalmente ci si riferisce a quella più grande, Ko Lanta Yay, quando si parla della località.
Una località, quella di Ko Lanta, particolarmente apprezzata per lo snorkelling e dai sub per le vicine aree di Hin Daeng e Hin Muang, tra le più belle del paese per le immersioni. In queste acque si possono avvistare i grandi squali-balena che, a dispetto della loro mole, sono pacifici e semmai amano giocare con le bollicine dei sub, piuttosto che attaccarli, in quanto si cibano esclusivamente di plancton e microorganismi.
Il litorale dell’isola è quasi interamente percorribile con una strada asfaltata ed è possibile noleggiare moto o servirsi di side-car che svolgono il servizio di taxi. Facili passeggiate si possono fare lungo i sentieri del Parco Marino di Mu Ko Lanta che comprende anche 15 isolette, raggiungibili in kayak oppure su una tipica barca dalla forma allungata.
Escursioni a dorso di elefante portano all’interno della giungla che può essere esplorata anche a piedi con una guida, passando su apposite passerelle in legno. La parte più interna della foresta acquista un sapore avventuroso, raggiungendo le grotte e le gallerie scavate nella roccia calcarea di Khao Mai Kaew, dove i più temerari possono immergersi nelle acque fredde di un laghetto sotterraneo.
Tra le spiagge dell’isola, la più bella è Kantiang Bay, dove sono presenti solo alcuni bungalows e appartamenti. Le acque antistanti la spiaggia sabbiosa, lunga 1 km, sono il luogo ideale per lo snorkeling, grazie ai coralli presenti in abbondanza. Poco più a nord, circondata dalle palme e protetta dalle colline verdeggianti si estende Hat Khlong Nin, una bella spiaggia di morbida sabbia bianca.
Sull’isola di Ko Lanta è inoltre presente l’antica comunità di origine malese e nomade, divenuta ormai stanziale, chiamata degli "zingari del mare" che hanno tra le loro eredità del passato anche un’ottima capacità di immersione, sia nel riuscire a trattenere il respiro che nella visuale sott'acqua. A loro è dedicato anche un Museo nella città di Ban Ko Lanta, dove ci si può trovare immersi nella loro musica e cultura, oltre che acquistare i prodotti artigianali. Un’immersione, quindi, a 360° che spazia dalla cultura alla jungla fino alle spiagge soleggiate e alle acque ricche di vita sottomarina di Ko Lanta.
Vedi anche: Thailandia
Autore: Luciana Cattaneo