L'Alta Val Seriana vista da Parre
All’inizio dell’Alta Val Seriana un antico insediamento di origini celtiche domina dall’alto la valle disegnata dal fiume Serio. Il paese, appena discosto dall’arteria principale che si snoda lungo la valle, si raggiunge con una salita di pochi minuti in auto, appena lasciata la strada principale. Giunti a Parre, probabilmente già citato da Plinio con il nome di Parra, si nota subito la differenza. Meno affollato delle vicine località come Clusone o Ardesio, il paese si estende in posizione soleggiata dominando la piana sottostante da cui arrivano solo attutiti e in lontananza i rumori della trafficata strada provinciale 35 che scorre al di sotto.
Alle spalle di Parre si innalzano il Monte Trevasco e il Monte Alino. Una rete di sentieri segnati li attraversa tra zone boschive e ripide rocce. Si può così percorrere la Val Dossana e raggiungere alcune baite fino ai piedi della rocciosa Cima del Fop, 2.322 mt di altezza. Anche sul versante del Monte Alino si sviluppano alcuni sentieri che passano tra vaste zone erbose e un panorama più ampio che arriva fino alla suggestiva ed aspra catena montuosa di Pizzo del Diavolo.
Immerso nel Parco delle Orobie Bergamasche, Parre risente positivamente della sua posizione per così dire isolata, non essendo punto di passaggio verso altre destinazioni, quanto meno per mezzo di strade asfaltate. Il paese conserva ancora alcuni angoli caratteristici con i vicoli in salita e le case in pietra, uno stile spesso stravolto dal forte afflusso turistico di altre località della Val Seriana.
Alzando lo sguardo verso il Monte Cusen, appena sopra l’abitato si riconosce subito la sagoma inconfondibile del Santuario della S.S. Trinità, originario del ‘500 e rimaneggiato nel ‘700. Dal bel colonnato si apre un vasto panorama sulla Valle del Serio, l’altopiano di Clusone e alcune cime rocciose. Il santuario, ottimamente conservato, è accessibile a piedi da Parre lungo una mulattiera e un sentiero a scalini oppure in macchina ma solo fino a un certo punto. Costituisce una tappa fondamentale per chi si reca in questo tranquillo versante dell’alta Valseriana e scorgerlo di sera, con il colonnato illuminato che risalta nel buio della montagna circostante, sottolinea ancor di più il fascino antico di un testimone che da secoli partecipa alla storia delle sue valli e della sua gente.
Autore: Luciana Cattaneo