L'Oman, tra mare e musica
Terra lontana, dai mille colori. Siamo nel Sultanato dell'Oman, un Paese da poco aperto al turismo, che si trova sospeso tra modernità e tradizione. Un mare splendido si scopre raggiungendo Muscat, la capitale. E' la prima volta che ho come destinazione un luogo caratterizzato dal deserto, dalle carovane, dall' incenso, datteri e stoffe. Con Oman Air è possibile arrivare con un volo diretto da Milano e in poche ore sei al caldo, con temperature che anche in inverno si aggirano sui 25-30 gradi.
Muscat è il miglior punto di partenza per andare alla scoperta delle diverse anime di questo Paese.
Da una parte il mare turchese, con pesci colorati ad aspettarti, dall'altra il deserto e le tende dei beduini, che ti offrono un tè e ti raccontano la loro storia. Gente cordiale, aperta ai turisti, pronta a raccontare il loro passato.
La città vecchia opita il palazzo reale di Al Alam, costruiti nei colori del blu e dell'oro. Ma a far rimanere senza fiato è sicuramente la moschea del sultano Qaboos, con un enorme tappeto intrecciato a mano da cinquecento artigiani.
E ancora il suk, il mercato, fatto di vicoli stretti che vanno a formare quasi un labirinto dove perdersi tra profumi e colori.
Appena fuori ci si affaccia sul porto di Matrah, con le sue piccole case in stile indiano e il mercato del pesce.
Ma per i turisti amanti di arte e cultura c'è altro.
Stiamo parlando della Royal Opera House, un bellissimo teatro, il primo che si occupa di opera nel Golfo ed il secondo nel mondo arabo dopo l’Opera del Cairo. L'’edificio è a dir poco monumentale con i suoi 80.000 metri quadrati, una sala principale che ospita fino a 1.100 spettatori di opere, concerti e spettacoli teatrali. La struttura poi comprende anche parcheggi, negozi, ristoranti, aree espositive e uno spazio esterno per gli spettacoli all’aperto.
Autore: Melania Guarda Ceccoli