olpito l’oasi con piante tropicali, quella con le varietà di agrumi, quella con le spezie e quella con i cactus e vegetazione del deserto. La mia preferita, comunque, è un’oasi in cui un ruscello gorgogliante scorre lungo un percorso tortuoso fra le rocce, passando sotto un grazioso pontino in legno, fino a rallentare il suo corso in un piccolo laghetto circondato dalle palme. Ogni oasi, peraltro, è attrezzata con delle sdraio dal design innovativo che permettono di sollevare le gambe, agevolando la circolazione: cosa desiderare di più come pausa dopo una lunga giornata di sole? Se avessero costruito queste aree quando ero bambino, avrei sicuramente apprezzato ancora di più l’oasi dedicata ai più piccoli: una casetta colorata con scivoli svetta tra gli altri giochi, mentre per i bimbi scatenati c’è un’attrazione che avevo visto solo una volta in una località di montagna: la teleferica.
Mi sono divertito tanto anche il giorno di Pasquetta quando, dopo una bella mangiata di pesce in uno dei numerosi ristoranti con i tavolini vista mare, siamo andati a fare una passeggiata al centro: sono tornato indietro di trent’anni quando ho visto le due pinete attrezzate con i giochi, situate ai due lati del corso alberato, al cui termine già da lontano si scorge la celebre fontana, con le aiuole fiorite e il getto centrale alto parecchi metri. Il cuore ha fatto un balzo, poi, nel vedermi venir incontro lo stesso carrettino, guidato dallo stesso signore (chissà se anche l’asinello è lo stesso?!): quante volte mamma e papà mi hanno concesso come premio per la mia obbedienza un giretto del centro e delle pinetine!
Cosa augurare a San Benedetto? Resta quella ridente cittadina che sei, continua a far vivere queste atmosfere di armonia e serenità ai tuoi abitanti e a tutti quelli che hanno la fortuna di venirti a visitare e magari di venirti a ritrovare dopo decine di anni, proprio come è capitato a me!
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Autore: aleale - Viaggio del 05/2008