eriale), in particolare verso l’ora di pranzo.
Eppure la sensazione predominante che si ha nello scendere la miriade di scalini di legno (uno dei chiari e inequivocabili segni dell’intervento umano!) è quella di un’immersione nella natura selvaggia dei tempi antichi: lo scorrere di ruscelli gorgoglianti tra le rocce, che convogliano in piccoli o grandi laghi, circondati da ricca vegetazione, il canto delle numerose specie di uccelli che nidificano sugli alberi … Non si sa se restare più sbigottiti dell’abilità idraulica degli antichi Romani o della sapienza della mano di Madre Natura! E ad essere rimasta affascinata dallo spettacolo non è stata solo la mia compagnia di amici e la miriade di visitatori che abbiamo incontrato nei vari percorsi che si articolano lungo le scalinate in legno: hanno dedicato dei pensieri poetici alla cascata delle Marmore poeti famosi come Virgilio, Cicerone e l’anglosassone Byron.
Un’esperienza davvero singolare è stata, poi, l’inevitabile bagnata che mi sono presa alla balconata detta “degli innamorati�: si tratta di una stretta e umida galleria scavata nella roccia, al cui termine si trova una balconata con un fantastico belvedere sulla cascata principale. E’ davvero suggestiva la visuale che si scopre addentrandosi nella galleria fino alla balconata ma il risultato garantito è che ti inzuppi dalla testa ai piedi … sinceramente tornando indietro non so se lo rifarei, soprattutto tenuto conto dell’aria fredda che ha iniziato a soffiare proprio dopo che ci siamo bagnati!
Concluderei con un consiglio che mi sento di dare dopo aver visto un bambino fare un bel ruzzolone: specie quando andate in discesa, tenete i più piccoli per mano, perché ci sono dei punti in cui si formano delle pozze d’acqua e/o crescono delle erbette simili a muschio (per la notevole umidità) che sono delle vere trappole! Per il resto, portatevi un K-way se decidete di andare nella “Balconata degli innamorati� e … buon divertimento!




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