Il mio percorso universitario ha vissuto un momento determinante nell giorno in cui ho scoperto di aver vinto una borsa di studio Erasmus, il progetto universitario che permette di studiare in altre università della comunità europea. Non ci credevo, perché in una facoltà come la mia, ingegneria, c’è molta concorrenza e quindi avevo anche dimenticato di aver fatto la richiesta. E invece ero stato accettato. Non avevo detto nulla alla mia famiglia, quindi dovevo precipitarmi a comunicare loro questa novità, perché se non volevo rinunciare alla borsa di studio, dovevo partire, entro un mese!
Destinazione? Delft! La cittadina olandese, è situata nel sud dell’Olanda. Mi sono subito abituato a quella cittadina che per uno studente universitario offriva molto. L’Unico inconveniente erano le serate che solitamente passavamo a casa perché dopo un certo orario non c’era neanche un’anima in giro.
La cittadina di Delft è conosciuta per le sue maioliche, tanto che potrebbe essere definita la Deruta d’Olanda.
Abitavo in un piccolo appartamento di studenti, con cui ho stretto un legame di profonda amicizia e stima reciproca. Era una casa “poliglotta”: Italia, Francia, Svezia vivevano in pochi metri quadrati, a stretto contatto quotidiano.
È stata un’esperienza molto formativa che mi ha permesso di confrontarmi, da tutti i punti di vista, con le persone con cui ho avuto a che fare.
Ho acquistato una bicicletta, che è diventata praticamente la mia compagna di viaggio. Uscivo sempre in bici. Mi ci sono talmente affezionato, che sono riuscito a trasportarla in Italia… ma non chiedetemi come!
Sono rimasto a Delft, circa sei mesi, in cui sono riuscito a dare alcuni esami e a ricevere anche il rimborso delle spese fatte a causa del soggiorno-studio.
Quei mesi sono stati anche l’occasione per visitare molte altre città dell’Olanda, come Rotterdam, città fredda e moderna, Utrecht, molto carina, quasi una bomboniera, in cui ho trascorso un bel fine settimana e infine Amsterdam. L’università di Delft era enorme e con grossi spazi dedicati agli studenti. Io studiavo spesso in facoltà, infatti, avevamo creato un gruppo di studio molto efficace. Avevo quasi dimenticato l’Italia, anche se un giorno, alla fine dei sei mesi, ci sono dovuto ritornare, ma con un bellissimo ricordo nel cuore!
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Autore: Ale80