“Lo straordinario risiede nel cammino delle persone comuni”. È racchiusa in questa frase la ragione del mio viaggio a Santiago de Campostela che ha un’importanza fondamentale nella mia vita. Amo Paolo Coelho e devo a lui questo cambiamento. Dopo aver letto il suo libro sul cammino di Santiago, ho deciso che avrei fatto questo viaggio, fisico ma soprattutto spirituale verso la cattedrale di San Giacomo.
Il mio però non sarebbe stato il tradizionale “Camminio di Santiago”, ma il tragitto lo avrei percorso dentro di me e la cattedrale di San Giacomo sarebbe stato il mio approdo.
Quel periodo della mai vita trascorreva tra la routine, il lavoro e le piccole cose quotidiane che non riuscivano a fornirmi le ragioni che cercavo. Volevo essere felice. Poi quel libro e la mia vita è cambiata.
Effettivamente ho letto che dopo l’uscita di questo de “Il cammino di Santiago”libro, le visite alla basilica di Santiago sono cresciute notevolmente. Ho paura che il fenomeno commerciale della vendita del libro possa distruggere tutto quello che di buono c’è nella spiritualità di quei luoghi ma credo che la differenza sia la propensione e l’animo con cui si decide di intraprendere quel viaggio e la mia coscienza era sicuramente predisposta bene.
Sono partita con la mia famiglia, i miei genitori mi avevano promesso che con l’inizio dell’estate e la fine della scuola mi avrebbero portato in Spagna e in particolare in Galizia, a La Coruna, dove a pochi chilometri si trova Santiago de Campostela. Il Portogallo è proprio a due passi da li.
Una cosa particolare di quei posti è che piove molto spesso: è una delle città più piovose d’Europa.
Siamo arrivati e avevamo davanti solo 4 giorni per visitare La Coruna e Santiago de Campostela.
Campo di stelle, questo significa Campostela! Secondo la leggenda, le spoglie di San Giacomo sarebbero giunte proprio in Spagna via mare.
Santiago è una splendida città al confine con il Portogallo, capitale della comunità autonoma della Galizia. Dal 1995, questa cittadina è patrimonio dell’umanità, secondo l’Unesco. Le sue viuzze sono nel mio cuore così come piazza della Quintana e Piazza della Immaculada quanto l’imponente Cattedrale di San Giacomo, una chiesa gigantesca in stile romanico ma con qualche elemento barocco.
Abbiamo avuto anche il tempo di immergerci a La Coruňa, una città di 200 mila anime situata nella regione autonoma della Galizia, sulla costa atlantica. L’immagine che porterò nel mio cuore come simbolo di La Coruna è sicuramente la Torre d’Ercole! Dopo centinaia e centinaia di scalini, ce l’abbiamo fatta: da quel punto ci siamo goduti un panorama mozzafiato. Dalla torre parte la “Costa de la muerte”, che va da Capo Roncudo a Capo Finisterre. È chiamata così per l’amaro destino di alcuni naufraghi. Recentemente è stata lo scenario di una terribile tragedia del naufragio della Petroliera Prestige.<...
Autore: Luisa