Qualche tempo fa mi trovavo a Roma, dove vado ogni tanto, visto che in questa splendida città ci studiano le mie figlie Luana e Luisa.
Approfittando di un pomeriggio libero ho pensato bene di sfruttare questa opportunità per visitare una delle innumerevoli attrazioni culturali che una città splendida come Roma offre.
Ho pensato quindi di concentrare le mie attenzioni sulla Cappella Sistina che ancora non conoscevo. Mi sono avviato verso il luogo prescelto per raggiungere il quale bisogna però attraversare la Galleria delle carte geografiche e lì non ho mancato di notare una gigantografia della Calabria, stranamente rappresentata capovolta, con l’indicazione di una città come Reggio Calabria che, per come veniva evidenziata, doveva essere a quei tempi molto più importante di oggi.
Mi nacque il desiderio di andare a conoscere questa città per scoprirne le origini e studiarne il ruolo evidentemente molto elevato svolto nell’antichità .
A distanza di qualche mese già ammiravo le bellezze di Reggio come il famoso lungomare, il museo della magna Grecia, dove sono contenuti tesori inestimabili come i Bronzi di Riace, il Duomo, dove è conservata la base di una miracolosa colonna ionica sulla quale bruciò senza mai spegnersi, anche dopo essersi consumato, un cero che stava lì a illuminare una delle tante famosissime prediche di San Paolo di passaggio a Reggio nel suo viaggio verso Roma.
Reggio è il centro esatto del mediterraneo nonché la più antica colonia greca dell’Italia meridionale, dopo Cuma. Coetanea di Roma fu fondata nel settimo secolo a.c. in un contesto territoriale occupato precedentemente da popolazioni antichissime come gli Aschenazi, gli Ausoni e gli Itali, governati dal Re Italo, da cui prese nome, successivamente, la nostra Italia riunita.
Qui visse Giocasto, mitico Re, la cui tomba sorge su un promontorio denominato Punta Calamizzi, approdo di riferimento di tutti i coloni graci.
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Autore: Luisa