Tarapoto - oriente peruviano

Quando volgevo in alto la testa dalla piazza di Tarapoto,vedevo la sagoma verde del "cerro escalera" sempre avvolta di nuvole nere e minacciose;poi guardando a nord,sentivo il calore e l'umidità dell amazzonia e pensavo che ormai dovevo andare da lei.Ero da giorni nella regione di San Martin,che prende il nome dall'uomo che assieme al"libertador"simon bolivar liberò il perù,una regione caliente,piovosa e poco abitata,un territorio di selve,fiumi e cascate senza strade asfaltate e con capanne di fango come in africa.A sud,nelle provincie di caceres e tocache,nascosti tra le selve dell alto corso del rio huallaga,ci sono ancora i terroristi di "sendero luminoso",attivi negli scorsi anni soprattutto nel narcotraffico.Tarapoto,"città delle palme",con il suo aereoporto è l ultimo avamposto della civiltà,a nord ed a est si apre l'ampio bacino amazzonico,con l'immenso stato di loreto,ucayali e madre de dios,poi in brasile il mato grosso.Un territorio sconfinato,grande quasi quanto l'europa,poco adatto alla vita degli esseri umani ma un paradiso per insetti,uccelli e rettili.Qui,nelle valli del mayo e dello huallaga,quando arrivarono iconquistadores spagnoli,sterminarono tutti gli indios cumbazas e dice la leggenda che gli unici superstiti furono trasformati dal dio "apu" in un toro e una farfalla.Insediamenti umani di una certa importanza apparvero solo verso la fine del 700,con la nascita di tarapoto.Consultai la cartina e parlai con il mio amico vincenzo,150 km. a nord,a yourimaguas nello stato di loreto,c'era una lancia"ferry" che con 2 giorni di navigazione sul rio huallaga,ci avrebbe condotti ad iquitos,la"puerta"dell amazzonia.Era natale e decidemmo di andare,mi recai al paradero"fermata" dei taxi e come sempre la trattativa fu rapida,simpatica e conveniente,purtroppo l'orario di partenza erano le 4,30 del mattino!Si andava in amazzonia,zona di febbre gialla,fine dei giochi e degli scherzi,una sola legge"la selva es mas fuerte che el elefante".Prendemmo la carrettera per la bellissima "laguna azul",qualche anno prima ci dirigevo una fazenda di tabacco,poi girammo a sinistra in un viottolo nella selva buia.Sulla via 2 auto e qualche capanna,poi quella che apparve non fu la luce del giorno ma una spessa,grigia e fittissima nebbia.I mango giganteschi sembravano ciclopi e la foresta sembrava più una brughiera del nord europa piena di spettri.Finì la selva e finì la nebbia ed si vide una strada nuova in costruzione,era vero allora,avevo conosciuto il costruttore brasiliano e la sua bellissima signora"paulista".In mezzo ad un oceano di verde,vedemmo yourimaguas,con il cielo grigio di nubi e la lancia sul fiume che già caricava a bordo persone e animali.Il tempo di fare una buona colazione,di comprare acqua e di fare un giro nella piacevole cittadina amazzonica che ricevemmo il saluto di un forte scroscio di pioggia tropicale.Dopo 5 giorni di piogge incessanti che gonfiarono i fiumi,dovetti tornare da iquitos a tarapoto in aereo,per non perde...

Autore: Maurizio Calvo - Viaggio del 12/2006


















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