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L'isola di Lamu fa parte dell'omonimo arcipelago del Kenya, la città più
grande dell'isola è proprio la cittadina di Lamu da cui l'isola prende il nome.
La città di Lamu è anche capitale del distretto di Lamu ed è diventata nell'anno
2001 patrimonio dell'umanità dell'Unesco. La cittadina di Lamu vanta una storia
tra le più antiche del Kenya, infatti si tratta del più antico insediamento
swahili lungo la costa orientale in tutta l'Africa, a testimonianza di questo la
presenza del porto, tuttora attivo, la cui costruzione viene fatta risalire ad
almeno un migliaio di anni fa.
La storia dell'isola di Lamu
Si
trovano cenni dell'esistenza della città di Lamu già nel 1400, nei resoconti di
viaggio di un esploratore arabo che recandosi in visita a La Mecca ebbe a che
fare con un giudice originario della città di Lamu. All'inizio del sedicesimo
secolo l'isola e la città di Lamu divenne dominio degli invasori portoghesi,
decisi a controllare la zona che era particolarmente strategica, si trovava
infatti lungo un'importante tratta commerciale che conduceva al mercato
nell'area dell'Oceano Indiano. I Portoghesi mantennero il controllo per molti
decenni, accaparrandosi in toto i tragitti navali di tutta la costa orientale
africana, imponendo le loro decisioni e le loro tasse. A quell'area erano però
interessati anche i Turchi che sostennero e fomentarono la ribellione contro i
portoghesi già sul finire del sedicesimo secolo, così nel 1652 l'Oman sostenne
la liberazione di Lamu dai portoghesi e l'isola divenne protettorato dell'Oman,
periodo nel quale Lamu fiorì sotto ogni punto di vista, vivendo una vera e
propria età dell'oro con la grande espansione e vitalità di commercio,
artigianato, politica, arte e poesia.
L'economia dell'isola di Lamu
L'isola di Lamu si è sempre trovata su
una rotta commerciale molto fiorente e ha sempre basato la propria economia sul
commercio, in particolare quello degli schiavi fino all'inizio del ventesimo
secolo quando fu abolita la schiavitù. A quel punto il commercio si è orientato
maggiormente sull'esportazione verso il Medio Oriente e l'India di beni molto
ricercati, come l'avorio, i corni di rinoceronte, i gusci di tartaruga e le
mangrovie, anche se la ricchezza del commercio ha avuto fortui contraccolpi
anche a causa della concorrenza dell'Uganda che nel frattempo aveva costruito
un'efficiente sistema ferroviario. Negli ultimi anni l'economia dell'isola di
Lamu si basa sostanzialmente sul turismo.
Cosa visitare a Lamu
L'isola di Lamu con le dominazioni subite ha
sovrapposto diversi stili e diverse culture, di cui sono ben visibili le tracce
in particolare nell'architettura. Ecco cosa va assolutamente visitato se ci si
trova in questa caratteristica isola, che ha la caratteristica di poter essere
visitata interamente a piedi perchè le strade sono strette e quindi la città di
Lamu è interamente pedonale: - l'architettura swahili riscontrabile in
particolare nel centro storico, che è valsa alla città l'iscrizione tra i
patrimoni dell'umanità dell'Unesco come insediamento Swahili meglio conservato e
più antico di tutta l'Africa Orientale - Moschea Riyadha, prima centro di culto
e successivamente centro di studio islamico di notevole importanza - Museo
dedicato alla cultura swahili - Museo Lamu, sede del corno cerimoniale della
città - Forte di Lamu, costruito all'inizio del diciannovesimo secolo per
proteggere i membri del governo dagli attacchi - Museo dedicato al sistema
postale. La popolazione è un miscuglio di etnie e tradizioni tra le quali ha
prevalso, anche a livello di religione, quella musulmana.