Prima della rivoluzione del 1959, Cuba era una meta turistica principalmente per statunitensi, dopo la rivoluzione l’embargo ha impedito viaggi diretti tra i due paesi. Dal 1990 Cuba ha cambiato la propria politica sul turismo, ed oggi europei, canadesi e anche statunitensi visitano l’isola approfittando dell’ospitalità delle casas particulares dei cittadini cubani, e di hotel nelle zone più turistiche.
Per chi può viaggiare tutto l'anno il consiglio è di visitare Cuba da dicembre ad aprile, quando il clima tropicale, moderato dalla presenza del mare e da masse di aria fredda che giungono dal Nord America, è più mite e meno afoso. Da agosto a ottobre sono frequenti i cicloni che colpiscono soprattutto la parte sud occidentale dell'isola, per cui viaggiare in questi periodi può comportare dei rischi.
Le feste di Natale e Pasqua rendono le spiagge molto affollate ma anche molto più allegre.
A luglio le temperature medie sono attestate sui 27° e a gennaio sui 22°, con punte che a volte scendono fino a 10° in corrispondenza di venti freddi provenienti dall'America settentrionale. Le precipitazioni sono abbondanti nei mesi di maggio-giugno e di settembre-novembre.
I dollari in contanti, ma oggi anche gli euro, sono la valuta corrente per il turista a Cuba, anche se gli acquisti in mercatini e zone remote dai grandi centri, si effettuano in valuta locale.
La cucina cubana, a base di carne, riso e fagioli, ma anche pesce alla griglia e gustosissime aragoste, o l’onnipresente pollo, può stupire per abbondanza e gusto.
I cocktail possono avvantaggiarsi del mitico rum cubano, immancabile nei Cuba Libre, Mojito e Daiquiri che alimentano l’allegria delle notti di Cuba.
Le ricchezze naturali, storiche ed architettoniche di Cuba permettono visite a parchi e musei, trekking, birdwatching ed attività legate al mare ed ai divertimenti.
Alcune mete culturali da segnalare sono:
- la casa di Hernest Hemingway che ha vissuto a Cuba gli ultimi anni di vita
- il "Museo Giron" dedicato all'invasione anticastrista,
- la fabbrica per la lavorazione dei sigari e
- il "Museo de la Revolucion" che illustra la storia delle lotte cubane per l'indipendenza.
Per quelli che amano il mare le spiagge di Varadero, il centro turistico più grande di tutti i Caraibi, proposte spesso in versione last minute, assicurano una vacanza all'insegna di sole, mare e abbronzatura in tutti i periodi dell'anno. Varadero permette un contatto “soft” con la realtà di Cuba, ed è una meta indicata per una vacanza all’insegna del turismo spensierato: manca infatti il contatto con la vera Cuba ed è priva di quel calore e quel senso di familiarità che caratterizzano la cultura cubana.
Varadero inizia all’estremità occidentale della Peninsula de Hicacos, dove un canale chiamato Laguna de Paso Malo collega la Bahia de Cardenas con l’Oceano Atlantico.
Varadero è una striscia di sabbia lunga 19 km che si affaccia sull’Oceano Atlantico, oggi sfruttatissima dall’industria internazionale del turismo, sede delle maggiori infrastrutture alberghiere dell’isola, dista 140 km dall’Habana.
A Varadero non si può non approfittare della spiaggia sia per fare il bagno sia per l’abbronzatura, ma anche per esplorare i fondali marini con immersioni subacquee.
La maggior parte degli alberghi sono dotati di campi da tennis e di piscina, a volte aperte anche alla clientela esterna, che comunque non può alloggiare in casas particulares, vietate dal governo a Varadero.
Il golf è molto praticato anche se costoso, ed è possibile effettuare anche sci nautico e paracadutismo anche fuori dai villaggi turistici.
Diversa è l’atmosfera a Cayo Largo del Sur, uno delle migliaia di isolotti che pullulano intorno alle coste dell’isola di Cuba. Questo banco corallino disabitato, immerso nell’azzurro del cielo e del mare, con i colori della sua ricca vegetazione è un gioiello dei Caraibi e di Cuba.
|