già tardo pomeriggio quindi decidiamo di recarci i hotel per una rinfrescata, poi riscendiamo per cena, così verso le 19.30 siamo in cerca di un ristorante e mezz’ora dopo la nostra tavola e imbandita di pietanze tradizionali, riso e kebab a base di pollo, agnello, montone e vitello, molto usate anche le verdure, sembra quasi di essere ancora in Turchia. Il giorno seguente ci imbarchiamo da Baku per l’attraversata del Mar Caspio che con una superficie di 390.000 chilometri quadrati è il mare chiuso più grande al mondo, i fiumi affluenti al Mar Caspio sono addirittura 130 anche se il Volga da solo apporta l’ottanta per cento d’acqua, il Mar Caspio bagna ben cinque stati: Russia, kazakistan, Turkmenistan, Iran e Azerbaijan, noi sbarchiamo dopo quasi 16 ore nel porto di Turkmenbashi in Turkmenistan. L’indomani partiamo per la capitale Ashgabat, città moderna, con grandi viali alberati, raggiungiamo l’Arco della Neutralità , un monumento simbolo eretto su un tripode nel 1998 è alto 75 metri, sulla sua sommità si trova la statua del presidente Saparmurat Niyazov, successivamente visitiamo la Moschea Ertogrulgazi edificata nel 1997 è la principale moschea del paese, a soli 25 chilometri dalla capitale raggiungiamo il sito archeologico di Nisa dove ci sono i resti dell’antica capitale del regno dei Parti, successivamente visitiamo i resti dell’antica Moschea di Anau crollata inseguito al terremoto del 1948. Il giorno seguente ci spostiamo sui Monti Kopet Dag per visitare la grotta Kov-ata all’interno della quale si trova il Lago Sotter-rano di Bacharden molto apprezzato per le sue qualità terapeutiche, trascorriamo in zona l’intera giornata e solo al tramonto rientriamo ad Asgaba. Alle prime luci dell’alba inforchiamo le nostre moto ed affrontiamo un altro spostamento impegnativo, raggiungendo Mery e il vicino sito archeologico di Merv, patrimonio dell’umanità dal 1999, ma considerando l’ora di arrivo rimandiamo la visita all’indomani, questo sito presenta una forma archeologica stratificata dovuta ai numerosi insediamenti che nei secoli si sono susseguiti, visitiamo anche il Mausoleo di Sultan Sanjar risalente al XII secolo. Trascorriamo la notte nella città di Mary, l’indomani lasciamo la provincia di Mary e ci dirigiamo verso Bukhara a 450 chilometri di distanza, dopo quasi 300 chilometri nei pressi del confine con l’Uzbezistan decidiamo di fermarci ancora una notte in territorio Turkmeno e precisamente a Turkmenabat, primo perché è meglio passare la frontiera di giorno e secondo perché è vivamente sconsigliato viaggiare di notte. Il giorno seguente raggiungiamo Bukhara, il cuore della Via della Seta, questa città à vissuto il suo momento d’oro intorno al novecento sotto il regno di Ismail Samari, un sovrano tanto amato dal popolo che quest’ultimo continuato a commemorarlo anche 40 anni dopo la sua morte, spinta dal suo enorme successo commerciale, Bukhara nel X secolo contava più di trecentomila ...
Autore: Savino Larosa