Holbox un frammento di paradiso

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Holbox ha attraversato dei brutti periodi, a causa del passaggio, nel 2005 dell’uragano Wilma, ma ad oggi l’isola del Caraibe Messicano, sta mettendo in mostra a livello mondiale, tutto il suo fascino e le qualità di cui madre natura l’ha dotata. Sorge in cima alla penisola dello Yucatan, nel suo versante più settentrionale ed è esiliata dalla terra ferma da una bella laguna bassa e misteriosa, abitata da uccelli tropicali e fenicotteri che regalano un pizzico di colore all’isola giù di per sé pittoresca.

Meta ideale per chi ama le alte temperature, il sole, il mare, il divertimento discreto ma soprattutto il relax, Holbox vive ritmi meno frenetici se paragonata a realtà della portata di Playa del Carmen o Cancun, per questo apprezzata da un turismo di nicchia.

Poco traffico, poche automobili, poca civiltà, fanno di Holbox un frammento di paradiso in terra, praticamente sconosciuta dal turismo di massa che colonizza quel tanto che resta del Messico.

Solo di recente l’isola è diventata raggiungibile tramite comodo servizio aereo offerto da una compagnia privata, che mette in contatto la scintillante Cancun con la tranquilla Holbox.

E’ la natura la vera protagonista sull’isola messicana, e chi l’ha scelta come meta di viaggio lo sa bene, dato che Holbox non è meta turistica che si vive per caso.

Tanto per cominciare le spiagge hanno tutto il sapore del selvaggio messicano e gli ambienti verdi hanno un non so che di primitivo: si potranno scoprire le vere foreste di mangrovie che lasciano spesso spazio a buchi verdi di jungla forte e profumata all’interno della quale ci si potrà imbattere in misteriosi cenotes o rovine archeologiche Maya, belle e solitarie, come se le si visitasse per la prima volta dopo secoli.

Altro elemento che convoglia una buona fetta di turismo verso Holbox è il fatto che sull’isola sia possibile ammirare il whale shark, l’affascinante squalo balena che tra maggio e ottobre abita le coste dell’isola. Per quanto il nome non sembri rassicurante, lo squalo balena è una creatura è particolarmente docile, famosa per le sue dimensioni: si tratta non a caso del pesce più grande ad oggi conosciuto. Per gli amanti del genere si organizzano ogni giorno escursioni che portano in punti di avvistamento privilegiati, costieri o a largo, e che regalano emozioni tutte da raccontare.

Capitolo a parte è quello dedicato al birdwatching, attività molto praticata sull’isola. Di norma gli amanti dei volatili preferiscono affidarsi a professionisti delle escursioni che organizzano incredibili visite alla volta della laguna Yalahau; qui si potrà ammirare un’avifauna sorprendente che si concentra per la maggiore nell’isola Pájaros sulla quale nidificano pellicani, fenicotteri rosa, meravigliose garzette ed i cormorani dalla doppia cresta.

Un’escursione che lascia tutti sbalorditi è quella all’Ojo de Agua di Yaluhau, un incredibile esempio di cenote crollato, sommerso d’acque freatiche dolci dove è possibile fare dei bellissimi bagni tiepidi. Un tempo riserva di acqua dolce per le popolazioni autoctone, oggi i cenotes sono una meraviglia tutta da scoprire.

Non passeranno certo inosservate le spiagge di Holbox, 43 chilometri di litorale deserto, ideale per chi ama il mare ed il sole, ma non apprezza condividerli con troppi visitatori.

Chi invece proprio non può fare a meno di qualche chicca archeologica potrà partecipare ad una bella visita a Chichèn Itzà o verso Tulum.

Per quanto ogni periodo sia buono per visitare questo angolo di mondo, il consiglio è quello di organizzare la propria vacanza fra novembre e maggio, e dunque durante la stagione secca, ventosa eppure stabile.

Tutt’altra temperatura e clima si propongono durante il mesi che vanno da giugno a settembre: la stagione è quella calda e piovosa, che mal si adatta a tutte le escursioni che partono direttamente da Holbox.

Insomma una vacanza rigenerante, per chi ama la tranquillità, la privacy, il divertimento discreto e vuole riscoprire il fascino primitivo del Messico inesplorato.
Claudia Zedda