L’isola di Minorca, situata al centro del Mediterraneo, è, per estensione, la seconda isola dell’arcipelago delle Baleari, ha infatti una superficie di 689kmq e una popolazione di 85,000 abitanti. Minorca è meno conosciuta e frequentata delle famose Palma de Maiorca e Ibiza, anche se negli ultimi anni è stata riscoperta dai turisti europei, che ne apprezzano soprattutto il bel mare, le bellissime spiagge, la tranquillità e l’ottimo clima del periodo estivo (maggio-settembre). Minorca è inoltre apprezzata e conosciuta per la produzione di gin, olio, patate, frutta e formaggi (che portano la denominazione di Mahon) e per le tipiche calzature locali, le “albarques”. Il centro principale di Minorca è Mahon, divenuto capoluogo a seguito della conquista Inglese.
Mahon conta circa 20.000 abitanti,sorge al termine di una lunga insenatura, e possiede un buon porto e nella zona sud-ovest della città sorge il suo aeroporto. Altro centro urbano dell’isola è Ciutadella.
Minorca, insieme a Maiorca, Ibiza e Formentera fa parte delle isole Baleari, arcipelago di origine calcarea, situato nel Mediterraneo occidentale, con i suoi 48Km di lunghezza per 10-19 di larghezza.
Minorca è l’isola più orientale dell’arcipelago, separata da uno stretto braccio di mare, il Canale di Maiorca, dall’isola di Maiorca
L’isola si divide in due regioni ben distinte. A nord il territorio è scosceso e con il litorale molto frastagliato, a Sud invece la costa è rettilinea con scogliere e lunghe spiagge.
Minorca fu occupata da grandi popoli dell’antichità, come greci, fenici, romani, cartaginesi, vandali, bizantini, arabi e turchi, che lasciarono impronte della loro civiltà. Durante il XVIII secolo, inglesi, francesi e spagnoli si disputarono il dominio di Minorca fino al 1825 quando la Spagna si annesse definitivamente l’isola.
Principale protagonista dall’arrivo delle navi fenicie fino all’occupazione da parte delle potenze europee del XVIII è proprio il porto naturale di Mahon, che assomiglia a una lingua di mare che penetra nella terra circa 6Km, con un’ampiezza che va dai 500 ai 700m.
Nella bocca Sud del porto si trova il Forte di St. Felip, così denominato in onore del re Filippo di Spagna, utilizzato per difendere il porto dagli attacchi di pirati e nazioni straniere.
Entrando nel porto si scorgono diversi vestigi architettonici del suo passato, come il Llatzaret, costruito ai tempi di Carlo III ed utilizzato come luogo di reclusione per i lebbrosi anche se il suo aspetto lo fa sembrare più una fortezza che un centro sanitario.
Subito dopo il Llatzaret troviamo Illa Plana e sulla sua sinistra lungo la costa la cittadina di Villa Carlos, chiamata Es Castell dai minorchini, nata grazie ad un sobborgo che si formò fuori dalle mura del castello di St. Felip. Troviamo poi Illa del Rei, dove nel 1827 sbarcò Alfonso III di Aragona, denominata poi “The bloody Island” poiché venne costruito un ospedale militare su richiesta del governatore britannico Richard Cane, ospedale esistito fino a poco tempo fa.
Lungo la costa sud-orientale dell’isola troviamo Punta Prima, conosciuta dagli inglesi con il nome di Sandy Bay (baia sabbiosa). La sua spiaggia, infatti, è caratterizzata da una sabbia fine e bianca protetta dai venti grazie al promontorio situato a destra che le dà la forma di un piccolo golfo e dalla lunga Illa de Laire dove vive una particolare specie di lucertola.
Minorca, un’isola luminosa, raggiante che seduce per la sua natura incontaminata e per la purezza cristallina delle acque del suo mare. Il turista che visita minorca si affaccia su una terra meravigliosa, con i suoi mille paesini sospesi nel tempo, i tanti resti archeologici di enigmatiche civiltà preistoriche e le fastose dimore inglesi e i suoi tanti locali serali di buon gusto e dagli ambienti eleganti incantano adulti e ragazzi.
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