Procida è la terza, per grandezza, delle isole partenopee, e può essere considerata una continuazione dei Campi Flegrei. Formata attraverso l’attività vulcanica, è una piccola isola di quattro chilometri di superficie, ha una popolazione di 10.800 abitanti.
Di Procida fa anche parte l’isolotto disabitato di Vivara, ciò che resta di un cratere circolare, che è collegato all’isola maggiore tramite un ponte, che rappresenta un vero e proprio giardino botanico naturale.
Procida ha tre marine: a nord c’è Marina grande, con il porto commerciale, di fronte al Palazzo Montefusco del XII secolo, detto della "Catena" o anche "Merlato" per la stupenda merlatura sovrastante l'intero palazzo, dove si arriva da Napoli, Pozzuoli ed Ischia; ad est c’è Marina di Corricella, il villaggio dei pescatori, di una bellezza esotica con case più scavate che costruite nella roccia, che si soprammettono l’una sull’altra; a sud dell’isola c’è Marina di Chiaiolella, sovrastata dall’antico Cenobio benedettino di Santa Margherita, e sede di un porticciolo turistico molto attrezzato.
Le vivacissime abitazioni con le caratteristiche case policrome, di architettura tardo romana e bizantine, con influenze arabe, la ricca vegetazione entro cui si fonde una tipica architettura mediterranea spontanea, il mare limpido e cristallino, e le formazioni geologiche di rocce vulcaniche, generano scorci paesaggistici di raro fascino,e ne fanno un'apprezzata meta turistica non solo per i turisti italiani.
Durante la settimana di Pasqua, vengono celebrate antiche processioni che attirano migliaia di turisti, che d’estate si avvalgono della qualità della vita e dell’accoglienza nell’isola che garantisce un soggiorno sereno all’insegna del riposo, della cultura e della buona cucina. I 15 pescherecci di Procida garantiscono pesce fresco ogni giorno.
Da vedere a Procida, le centrali caratteristiche abitazioni variopinte, la piazza di Sancio Cattolico, dove sorge la chiesa di Santa Maria della Pietà (1616), fino al porto turistico. Nella parte alta del paese, il convento domenicano di Santa Margherita Nuova. Ancora più in alto sorge il Castello fatto erigere nel 1563 dal Cardinale d'Aragona Innico d'Avalos. Per due secoli e mezzo il castello fu adibito a residenza reale per poi divenire Bagno Penale nei primi decenni del 1800. Al complesso che abbraccia parte della Terra Murata a strapiombo sul mare, è stata successivamente aggiunta la costruzione del carcere moderno, chiuso nel 1988. Suggestivo ed impedibile punto panoramico é il belvedere di Via Borgo che si apre a mozzafiato sul Golfo di Napoli.
Le spiagge di Procida possono essere sassose o sabbiose. Le spiagge sabbiose più rinomate sono Spiaggia della Silurenza, Spiaggia della Lingua, Spiaggia della Chiaia, Spiaggia del Pozzo Vecchio, Spiaggia di Ciraccio, Spiaggia della Chiaiolella. Le spiagge di scogli più conosciute sono le rocce del Faro, le rocce del Carbonchio, le rocce di Punta Pizzico, le rocce di Vivara, le scogliere di Marina Grande.
Procida offre tra le sue meraviglie un’ ampia e variegata tradizione enogastronomica. Limoni grandi come cedri, liquori al limone, dolci al limone, infusi e insalate di limone, vino, ortaggi: carciofi, zucchini, melenzane, scarole, pomodori preparati sapientemente regalano sapori e odori unici e propri di questa isola.
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